Coronavirus: a Nuoro una rete di stampanti 3D fornisce Dpi per ospedali
- Scritto da Anna Maria Cantarella
La tecnologia 3D in prima linea per affrontare l’emergenza sanitaria.
In Sardegna oltre cento maker pubblici e privati, progettisti, tecnici, artigiani e fornitori hanno messo a disposizione le loro competenze e le stampanti 3D per dare una mano ad affrontare l’emergenza sanitaria Covid-19. La scienza a servizio del territorio e dei medici in prima linea che sempre di più hanno bisogno di dispositivi di protezione individuale da utilizzare negli ospedali. È il personale sanitario infatti la categoria più esposta ed è a loro che sono destinati i prodotti studiati dai professionisti dell'Ailun, Associazione per l'istituzione della Libera Università Nuorese, che con i colleghi del Fab Lab della Sardegna di Cagliari, Sassari, Olbia, Sulcis, dell'Accademia “Sironi” e dell'Università di Sassari, hanno messo in piedi la rete dei “Makers Pro Sa Sardigna”.
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Dopo alcuni giorni di testing il team ha deciso di lavorare alla produzione di una protezione facciale stampata in 3D con visiera in pvc e i primi prototipi sono già stati testati per verificarne comfort, usabilità e sanificabilità. Per l'acquisto di alcuni materiali indispensabili è stato utilizzato un budget stanziato da Sardegna Ricerche. Fino ad ora sono stati donati 180 prototipi di protezioni facciali all'Ordine dei medici di Nuoro ma in questi giorni la rete dei “Makers Pro Sa Sardigna” distribuirà sull’isola altri mille prototipi, e punta ad arrivare a distribuirne altri duemila complessivi entro il prossimo 25 aprile.
L’emergenza è la priorità assoluta ed è per questo che i tecnici di Ailun hanno intenzione di continuare ad implementare i progetti, svilupparne di nuovi e ottimizzare la produzione per rispondere alle esigenze del personale sanitario ma anche di altre categorie di lavoratori a rischio.
Foto | Luke Jones su Flickr