Bankitalia: in Sardegna è crisi continua
- Scritto da Effe_Pi
Situazione negativa per l'economia dell'isola, anche se si intravede qualche piccolo segnale positivo che lascia speranze per il futuro.
E' sempre crisi economica in Sardegna: anche il 2013 è stato un anno pessimo per l'isola, tra disoccupazione, crollo dell'export e del prodotto interno lordo. Se è vero che il Pil non può essere, oggi, l'unico indicatore valido per stabiliare la situazione economica di un paese o una regione, è anche vero che i problemi si vedono tutti i giorni tra posti di lavoro che vengono a mancare ed aziende che chiudono. Il dato, relativo al 2013, è contenuto nel nuovo rapporto di Bankitalia, secondo cui l'economia della Sardegna ha avuto un calo del Pil pari al 2,5%, rispetto al 2012, con tutti i settori produttivi che si trovano in generale difficoltà e l'occupazione arrivata ai livelli più bassi degli ultimi dieci anni, con un tasso di non impiegati ormai ben oltre la doppia cifra.
Il quadro tracciato da Bankitalia nel rapporto 2014 sull'economia dell'isola è quindi drammatico e le prospettive rimangono incerte, anche se nei primi mesi di quest'anno sembra emergere un leggero miglioramento. La recessione, comunque, si è attenuata e le aspettative dei soggetti economici, dalle famiglie alle imprese, sono più ottimistiche, come ha rilevato il direttore della sede regionale della Banca d'Italia, Nevio Rodigliero, nel presentare il rapporto a Cagliari. Che siano i renziani 80 euro o l'emergere di nuove, per quanto discusse, forme di economia "verde" e comunque basate su sistemi innovativi, o anche un certo ottimismo per la stagione turistica di quest'estate, non è dato sapere: quel che è certo è che i sardi, dopo anni e anni di buio totale sul piano economico, nonostante i numeri continuino a rimanere negativi sembrano aver ritrovato un minimo d'ottimismo che lascia sperare in un cambio di rotta nei prossimi mesi e anni.