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Quando ad Alghero c’era il Mammut nano

  • Scritto da Effe_Pi

Convegno sul web dedicato al ritrovamento nella città catalana di un frammento osseo dell’animale vissuto 100mila anni fa.

Venerdì 12 febbraio, in occasione del Darwin Day, l’Università di Sassari organizza un seminario on line in diretta sulla pagina del Museo scientifico dell’ateneo MUNISS. (https://www.facebook.com/muniss.universitasassari). L’evento intitolato “Quando ad Alghero c’era il mammut nano” comincerà alle 18 e sarà dedicato alla recente scoperta di Marco Zedda, veterinario dell’Ateneo di Sassari, che ha trovato un frammento osseo di mammut ad Alghero.

I nomi Las Tronas, El Trò, Carlos V, nel Lungomare Valencia di Alghero, ci fanno pensare al sole, alle passeggiate, ai tramonti mozzafiato su Capo Caccia. Il ritrovamento del professor Zedda ci spinge però, inaspettatamente, a guardare questi luoghi con occhi diversi. L’immagine di un piccolo mammut evoca con forza un mondo lontanissimo, ma non completamente estraneo al nostro presente.

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L’identificazione di quel fossile di zanna di mammut nano (Mammuthus lamarmorai), infatti, concorre a ricostruire le caratteristiche di questo enigmatico mammifero sardo che è vissuto circa 100.000 anni fa. Con un’altezza di poco meno di un metro e mezzo, rappresenta un tipico esempio del fenomeno noto come “nanismo insulare”. Con questo incontro virtuale, il MUNISS si unisce ai festeggiamenti del Darwin Day, che celebra, nel giorno del suo compleanno, il padre della teoria dell’evoluzione e i valori della ricerca scientifica e della razionalità. Marco Zedda, professore associato di Anatomia degli animali domestici nel Dipartimento di Veterinaria e docente di Archeozoologia, è autore, con Maria Rita Palombo, di una ricerca appena pubblicata sulla rivista Alpine and Mediterranean Quaternary (“New evidence for the presence of endemic elephants from the late pleistocene of Alghero”).

Foto | Alexander 'Al' Schmitt su Flickr