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Dal reddito di cittadinanza calo della povertà sarda ma torna col Covid

  • Scritto da Effe_Pi

I dati dell’ultimo rapporto della Caritas regionale, l’anno scorso le famiglie in povertà relativa sono state il 6,5% in meno dell’anno prima.

Reddito e pensione di cittadinanza potrebbero spiegare in Sardegna la diminuzione della povertà relativa, meno 6,5% nel 2019 rispetto all'anno precedente. Vivono questa condizione circa 94 mila famiglie, mentre nel 2018 erano 141 mila, secondo il 'Report 2019-2020 su poverta' ed esclusione sociale in Sardegna' presentato on line dalla delegazione regionale della Caritas, in vista della quarta 'Giornata mondiale dei poveri' istituita da Papa Francesco.

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Nell'isola oltre 50 mila famiglie (per un totale stimato di 100 mila persone) - segnala il dossier in base a dati Istat - beneficiavano nel 2019 di una misura di sostegno economico, con un importo medio di 526,87 euro per il reddito di cittadinanza e di 250,10 per la pensione di cittadinanza. Ma dai primi mesi di quest'anno, con la pandemia da Covid-19, la tendenza positiva si è bruscamente interrotta: soprattutto i giovani e i lavoratori precari sono le categorie più esposte agli effetti delle restrizioni anti-Covid sull'economia.

Il numero di persone che si sono rivolte l'anno scorso ai Centri d'ascolto delle dieci Caritas sarde è sceso da 7.903 a 6.876 (-13%). La maggior parte (40%) ha chiesto aiuto a quelli della diocesi di Cagliari: stavolta si registra una preponderanza maschile (51,8%), a differenza degli anni scorsi. Quasi tutti sono italiani (circa il 70%), che vivono in famiglia e con un'età media di 47,6 anni.  Come emerso nei dossier degli anni precedenti, resiste meglio alla crisi chi è dotato di adeguati strumenti culturali. Si rivolgono alla Caritas perlopiu' persone con titolo di studio medio basso, disoccupati (63,6%) o coloro che hanno un reddito da lavoro basso (11,2%) o pensionati (8%). Quasi il 32% ha segnalato problemi economici, il 22% anche di occupazione. Al terzo posto fra le ragioni che spingono i sardi a rivolgersi ai Centri d'ascolto figurano i problemi familiari (11,3%), spesso collegati a divorzi, separazioni e conflitti.