La nave della pace a Cagliari contro le bombe
- Scritto da Effe_Pi
Approda sabato in Sardegna la “Peace Boat” giapponese coi sopravvissuti all’atomica, e Mdp chiede al governo di chiudere la fabbrica di bombe a Domusnovas.
Arriva a Cagliari dal Giappone la nave della pace. Sabato prossimo, 13 maggio, sarà infatti nel porto cagliritano per l'intera giornata la "Hibakusha", parola che indica i sopravvissuti alle bombe atomiche sganciate durante la Seconda guerra mondiale su Hiroshima e Nagasaki. Quella nell’isola l'unica tappa italiana dell'iniziativa di "Peace Boat Hibakusha Project", Ong internazionale con sede nel paese del Sol Levante, che dal 2008 organizza coi sopravvissuti un viaggio globale per un mondo libero dal nucleare, a sostegno del progetto "Global Voyage for a Nuclear-Free Wolrd". Fino all'agosto 2016 oltre 170 Hibakusha hanno attraversando il mondo per testimoniare gli effetti della bomba atomica e chiedere l'abolizione del nucleare.
LEGGI ANCHE | A TEULADA UNA PENISOLA INTERDETTA PIENA DI BOMBE
Quest'anno due sopravvissuti di Hiroshima e uno di Nagasaki, partiti dal porto giapponese di Yokohama visiteranno 23 porti in 22 Paesi del mondo, dal 12 aprile fino al 25 luglio. E intanto, anche se non si tratta di nucleare, la politica chiede la chiusura della fabbrica di bombe presente in Sardegna, che secondo molte denunce sono state usate per stragi in conflitti come quello nello Yemen. In un’interrogazione parlamentare, Articolo 1-Mdp sollecita la chiusura "e la pronta riconversione" della fabbrica di Domusnovas della Rwm Italia, "salita al terzo posto come volume di affari nel settore difesa del nostro Paese, con un incremento pari a 460 milioni di euro di commesse nel 2016".
Il deputato Mdp Michele Piras ha chiesto ai ministri della Difesa e degli Esteri se conoscano "con certezza i Paesi di destinazione delle bombe prodotte dalla Rheinmetall ed in partenza dalla sede controllata di Dosmunovas, attivandosi immediatamente affinché le stesse non vengano più inviate all'Arabia Saudita nel pieno rispetto della legge 185/90 (che disciplina le esportazioni militari, ndr) e valutando a tal proposito che i nuovi piani di sviluppo della azienda madre per l'impianto sardo siano rispettosi della normativa nazionale". Secondo Piras, "le bombe prodotte in Sardegna vengono ancora oggi esportate verso l'Arabia Saudita, quindi utilizzate nel conflitto con lo Yemen, che ha già prodotto seimila vittime civili, di cui tantissimi bambini. La Rwm non solo è una attività che riteniamo incompatibile con la nostra idea di economia, fondata sullo scambio pacifico e la qualità ambientale ma agisce in aperta violazione con le norme italiane (L. 185/90) che vietano l'esportazione di armamenti verso Paesi in conflitto o che non presentino piena garanzia di democraticità".
Foto | _Gaspard_ su Flickr