Sardegna: lutto nazionale e nuovo cemento
- Scritto da Effe_Pi
Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri, stanziati dal Senato 100 milioni in due anni per la ricostruzione.
Domani lutto nazionale in tutta Italia per la tragedia sarda. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei Ministri, per commemorare le 16 vittime dell’alluvione che lunedì ha colpito l’isola, una tragedia definita dal premier, Enrico Letta, come “terribile e straordinaria”, rispetto alla quale c'è "una complessiva partecipazione dell'intero Paese". Si tratta di "una scelta molto importante che si lega alla decisione dell'immediata dichiarazione dello stato di emergenza con i primi fondi e della partecipazione del ministro Kyenge ai funerali - ha spiegato Letta - credo ci sia stata una voglia di partecipare dell'intera comunità nazionale, che abbiamo voluto rendere ancora più forte con le decisioni assunte".
Intanto la Commissione Bilancio ha votato, all’unanimità, lo stanziamento di 103,4 milioni, nel prossimo biennio, per "favorire la ricostruzione e la ripresa economica nelle zone della regione Sardegna interessate dagli eventi alluvionali del mese di novembre". Allo stesso tempo, però, il governo sembra intenzionato a inserire nella legge di bilancio un provvedimento che metterà nuovamente a rischio cemento buona parte del territorio: si tratta di una norma ad hoc sugli stadi, che con la scusa di ammodernare gli impianti sportivi propone cubature di tutti i tipi in deroga e aggiramenti delle norme esistenti, incluse quelle di vincolo ambientale ed idrogeologico. La legge era stata già presentata nel 2009, ma ora torna in auge, incontrando una forte opposizione da parte del Partito democratico, oltre che di Sel, Cinque stelle e (fuori dal parlamento) Verdi.
"Il Governo ritiri la bozza di emendamento sugli stadi – dice infatti il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama - che prevede un finanziamento triennale di 44 milioni. Servono risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico e ci sono regioni, come Toscana, Liguria e Marche che attendono ancora interventi a seguito delle alluvioni dei mesi scorsi". L'esecutivo deve “pensare alle priorità - evidenzia il senatore - non si possono stanziare solo 30 milioni per la difesa del suolo dopo quello che è successo in Sardegna e poi reperire una cifra più alta come fondo di garanzia per stadi e nuovi insediamenti urbanistici, ad essi collegati, che possono comunque avvalersi della partecipazione di club e soci privati".