Sla, i fondi di Palumbo a una struttura vacanze per disabili
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Il giovane oristanese affetto da Sla, vittima di un raggiro, ha deciso di investire il denaro in un progetto per malati come lui.
La storia della truffa ai danni di Paolo Palumbo inizia ad aprile. 21 anni, chef oristanese, Paolo ha scoperto a 17 anni di essere ammalato di SLA, una malattia neurodegenerativa contro la quale per adesso non esistono cure, tranne alcuni protocolli sperimentali costosissimi disponibili attualmente, solo per pazienti selezionati, a Gerusalemme.
Ed è stata proprio la speranza di accedere a queste cure che ha spinto Paolo e la sua famiglia ad attivare qualche mese fa una raccolta fondi sul sito di crowfunding GoFundMe, che sarebbe dovuta servire per finanziare i costi esorbitanti dell’accesso alle cure più tutte le spese mediche accessorie, i viaggi e l’alloggio fuori dall’Italia. Servivano circa 900 mila euro e Paolo e la sua famiglia speravano di riuscire a racimolarli, dopo aver ricevuto comunicazione ufficiale da parte del medico responsabile del protocollo a Gerusalemme che aveva dato l’ok all’inserimento del ragazzo tra i pazienti della sperimentazione.
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Dopo poche settimane erano stati raccolti 160 mila euro ma il sito ufficiale della cura ha rilasciato un comunicato stampa nel quale si dissociava dall’intera vicenda, sostenendo di non essere mai entrato in contatto con Paolo Palumbo e di non poterlo ammettere al protocollo. Le email di conferma erano false, inviate da profili che nulla avevano a che fare con il dottor Dimitrios Karussis, neurologo dell’Hadassah Medical Center di Gerusalemme, il centro specializzato dove il ragazzo si sarebbe dovuto sottoporre alla terapia per combattere la Sclerosi laterale amiotrofica.
Una notizia terribile che ha gettato nello sconforto Paolo e che lo ha costretto a rinunciare alla speranza di una cura adatta a lui. La famiglia ha sporto denuncia presso la Polizia Postale di Oristano e tra fine maggio e oggi anche il sito GoFundMe ha cercato di mantenere la massima trasparenza e far rimanere attiva la campagna, anche se i fondi ora dovranno essere impiegati in altro modo.
Adesso Paolo annuncia che dopo settimane di proposte e congetture, lui e il personale del sito hanno deciso che il denaro sarà impiegato in un progetto nuovo che darà la possibilità ad ammalati nelle condizioni di Paolo di andare in vacanza. Sarà una struttura per le vacanze adatta in tutto e per tutto alle esigenze dei disabili e dei loro accompagnatori, un luogo che sia diverso da un ospedale e più vicino all’idea della serenità e della libertà. Con i soldi raccolti si potrà iniziare la lavorazione ma il completamento della struttura richiederà un ulteriore contributo finanziario. Tutti i donatori sono stati informati del cambiamento di finalità della raccolta fondi e a giorni Paolo indirà una conferenza stampa per rendere noti i dettagli del progetto.