Stagione turistica: le strade sarde sono un cantiere
- Scritto da Paolo_A
Ancora cantieri aperti sulle strade che portano al mare, la Regione fa appello al prefetto di Cagliari. Rete stradale sarda: i soldi ci sono ma Anas spende male.
Sud Sardegna. Di prima mattina puoi vederli passeggiare in infradito. Sono i primi turisti che vanno al mare e girano i nostri paesi dell'interno. Ma per raggiungere le coste o un paese serve una macchina o una bici, e delle strade in buono stato. Invece in Sardegna la rete stradale è malconcia e pericolosa, e i cantieri Anas sempre aperti. Tra strade in costruzione e da mettere in sicurezza (un tratto della SS 554 è franato) sono molteplici i disagi per pendolari, turisti e bagnanti locali se includiamo rallentamenti, deviazioni, code e incidenti. Un incubo che riguarda ben tre strade che collegano Cagliari al mare: la statale 195 Sulcitana, che porta verso le spiagge di Pula e Chia, la nuova 554, che unisce l'area di Cagliari al litorale di Quartu e la nuova 125 per Villasimius e Costa Rei.
Appello Regione al prefetto. Anas: entro giugno almeno una corsia sulla SS 554
L'assessore dei Lavori pubblici ad interim, Raffaele Paci, ha scritto a Tiziana Costantino per chiedere la convocazione, insieme ai sindaci interessati, del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico per discutere della situazione dei cantieri aperti dall'Anas nelle due strade (SS 195 e 554). Dell'iniziativa sono stati informati anche i primi cittadini di Capoterra, Domus de Maria, Pula, Sarroch, Villa San Pietro, Maracalagonis, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Sinnai e Villasimius. La Regione intende adottare misure che consentano entro l'estate di contenere i disagi e superare criticità e condizioni di pericolo. In particolare, sono stati richiesti un intervento per la tratta dei lavori di costruzione della nuova SS 195 nel tratto Cagliari-Pula (lotti I e III e opera connessa Sud) e uno di ripristino del tratto della SS 554 danneggiato dopo una frana a causa di uno smottamento di circa 200 metri. L'Anas, infine, ha assicurato che entro giugno questo tratto, ora chiuso, sarà in parte riaperto per consentire il transito in almeno una corsia per senso di marcia.
LEGGI ANCHE | Turismo: per la Sardegna un anno da record
Strade dell'isola: ci sono 3 miliardi. Ma per la Regione l'Anas spende male
Tra fondi non spesi e nuove risorse messe in campo (legge di stabilità 2016 e piano operativo del fondo sviluppo e coesione 2014-2020 del Cipe) si parla di 3 miliardi per le strade sarde gestite dall'Anas, l'ente nazionale per le strade. Ma la società statale, questa è l’accusa della Regione, non è in grado di spendere con la dovuta cura e rapidità. E così c'è l'idea di una cabina di regia decentrata per togliere il controllo dell’immane massa di soldi e progetti all'ente e puntare ad un salto di qualità per la mobilità su gomma nell’Isola. Ma le resistenze, a cominciare dal ministero dei trasporti, sono tante.
Da sud a nord i cantieri andrebbero chiusi e le strade finite. L'incompiuta principale è senza dubbio la nuova 729 Sassari-Olbia, che si prolunga per circa 80 chilometri portando a 4 corsie la rete costituita dalle statali 199 e 597. Sicuramente la strada più pericolosa, e più costosa, della Sardegna. L’ultimo tratto aperto è tra il chilometro 26 e il 29 del lotto 3 ancora in costruzione. L’intero lotto prevede un investimento complessivo di oltre 123 milioni (interamente finanziati dalla Regione). Già aperti i lotti 0,1,7 e 8 e, entro luglio, dovrebbe arrivare anche il taglio del nastro dello storico lotto 9, che garantirà l’accesso all’abitato di Olbia e all’aeroporto. A marzo del prossimo anno la consegna dei lavori dei lotti 2, 4 e 5, che saranno conclusi entro 2 anni e sono ancora in corso le lavorazioni sul lotto 6. La conclusione dell’intero tracciato è prevista entro la fine del 2019. L'altro punto dolente è la 131, la Carlo Felice, nella quale puoi incontrare cantieri ultradecennali di cui qualche anziano centenario potrebbe ricordarne la data di inizio lavori. Secondo Anas la manutenzione della strada statale 131 col ripristino dell'asfalto da Cagliari a Porto Torres avverrà entro il 2017, con 6 interventi e investimento complessivo di circa 20 milioni.
Non solo SS 131 e Sassari-Olbia: sono in tutto 10 i cantieri aperti da chiudere in tre anni
Sono due dei 10 interventi in corso, per un valore di 759 milioni. E tra questi c'è anche quello sulla nuova statale 195 Sulcitana, tra Cagliari e Pula: 15 chilometri e 160 milioni. Sulla 125 “Orientale Sarda” si lavora nel tratto tra Tortolì e Tertenia (investimento di oltre 31 milioni e conclusione prevista a febbraio 2018). Un altro tratto tra Tertenia e San Priamo del valore di oltre 43 milioni, prenderà avvio il mese prossimo e si prevede la conclusione per febbraio 2019. Ma il grosso della torta è destinato a diverse statali dell'Isola. Entro la fine 2019 sono previsti altri 31 interventi, 2 miliardi di lavori. Si parte dalla SS 195 con la demolizione e ricostruzione dei ponti su Rio San Girolamo e Rio (15 milioni). Poi il miglioramento degli standard di sicurezza (182 milioni) della strada statale 131 con la risoluzione delle criticità tra il km 108,300 al km 209,500. E ancora gli attesi lavori di completamento della Alghero-Sassari con la costruzione del 1° lotto Alghero-Olmedo con collegamento fino all’aeroporto (125 milioni) e, infine, nella strada statale 130 Iglesiente, quelli per eliminare gli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu (da appaltare entro 2018) e per completare e adeguare gli svincoli sempre tra Cagliari e Decimo (80 milioni, da appaltare entro 2019).