Al via nell’oristanese gli ambulatori straordinari di comunità
- Scritto da Effe_Pi
Le nuove strutture attive dal 27 marzo servono a compensare la carenza di medici di base in 10 comuni della provincia.
Lunedì 27 marzo aprono le porte ai pazienti i primi ambulatori straordinari di comunità territoriali (Ascot) della Sardegna, voluti dall'Asl di Oristano per sopperire alla carenza di medici di base. Dieci i centri inizialmente coinvolti: Ardauli, Busachi, Fordongianus, Nurachi, Samugheo, San Vero Milis, Simaxis, Tramatza, Uras e Villaurbana. Da qui si partirà con la sperimentazione per assicurare l'assistenza sanitaria di base sul territorio.
Negli Ascot - riservati ai cittadini privi di medico di famiglia residenti nell'ambito territoriale di riferimento (la posizione sarà verificata telematicamente, tramite la tessera sanitaria) – sarà possibile chiedere prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari (inserimento in ADI, attività domiciliari programmate, prestazioni integrative programmate), certificati di malattia e ogni altra prestazione riconosciuta dagli accordi collettivi nazionali. Gli orari di apertura di ciascun ambulatorio sono stati impostati in base al numero dei cittadini privi di assistenza sanitaria presenti nello specifico ambito territoriale, ma potranno essere successivamente modificati secondo le esigenze e il numero di accessi registrato mensilmente.
Una flessibilità che verrà applicata anche nella dislocazione delle sedi: nel caso in cui si aprissero delle "falle assistenziali" in altri territori - a causa, principalmente, del pensionamento di medici di base che non fosse possibile sostituire con incarichi definitivi o provvisori - verrà attivato un nuovo Ascot per quell'ambito. Al contrario, nel momento in cui arrivassero sul territorio nuovi medici in numero tale da garantire l'assistenza a tutti i cittadini, l'ambulatorio straordinario sarà disattivato. I turni per le dieci sedi Ascot inizialmente operative verranno coperti da diciassette medici, appartenenti alla prima fascia prevista dal bando (medici di medicina generale e di guardia medica in servizio). Nel caso in cui venisse ampliato il numero di turni o di ambulatori, si procederà a scorrere la graduatoria, che conta ad oggi oltre 90 domande e che resterà aperta a tempo indeterminato per l'acquisizione di nuove disponibilità.
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