Le guide turistiche: servono limiti alla professione
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Protesta contro la riapertura dei termini per le abilitazioni alla professione di guida turistica nella Regione Sardegna, che potrebbe portare all'iscrizione di molte persone non residenti nell'isola.
Serve un tetto per accedere alla professione. È questo il grido delle guide turistiche che si sono ritrovate a manifestare a Cagliari, sotto il palazzo del Consiglio regionale, nello stesso giorno in cui si discuteva la manovra finanziaria 2018. Secondo Michela Mura, dell'Associazione regionale guide turistiche Sardegna, Argts, sboccare incondizionatamente i termini di accesso significherebbe aprire l’accesso alla professione anche a persone scarsamente qualificate e che non hanno conoscenze approfondite del patrimonio culturale della Sardegna: “Lo sblocco incondizionato dei termini consentirebbe a centinaia di persone provenienti da tutta Italia di iscriversi al registro sardo senza conoscenza alcuna del patrimonio culturale dell'Isola: un breve corso a pagamento certificato da associazioni compiacenti non garantisce alcuna preparazione”.
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Appena un mese fa le abilitazioni erano state bloccate proprio per mettere un limite all’accesso alla professione, in attesa che fosse approvata una legge nazionale. Per adesso si diventa guide turistiche se si possiede un diploma e si supera un esame di abilitazione. Chi ha la laurea invece, può sostenere un tirocinio di 3 mesi e partecipare a 10 visite guidate. Adesso, l’associazione Argts chiede che la Regione Sardegna si faccia garante della tutela della professione in attesa dell’approvazione di una legge di riordino nazionale, “impegnandosi subito nella conservazione di quanto raggiunto il 5 dicembre scorso”, aggiunge Mura.
Il riferimento è all’ultima variazione di bilancio approvata in Consiglio, che ha congelato le disposizioni della legge regionale del 2006 in materia. La variazione potrebbe essere rimessa in discussione da un emendamento alla Finanziaria in esame in Aula, che potrebbe riaprire i termini.