Turismo: Sardegna potenziale leader per quello dei borghi
- Scritto da Effe_Pi
Secondo una ricerca l'isola è la seconda regione per numero di queste attrazioni, il cui fascino è in crescita, ma a conoscere poco i suoi paesi antichi sono in primo luogo gli stessi sardi.
Non solo sole e mare, malgrado il torrido ritorno d'estate di questo fine ottobre, la Sardegna può puntare anche su altre tipologie di turismo, come quello dei piccoli borghi antichi, in cui l'isola è tra le regioni leader, insieme all'Abruzzo. Lo dice una ricerca dell'istituto della società di ricerche turistiche Jfc, secondo cui dei 419 borghi italiani il 9,3% sono sardi, un dato che pone la Sardegna al secondo posto dietro la terra del centro Italia, che ne ha il 14,3%: quello dei borghi è un turismo in crescita, come luoghi per ricercare le proprie radici ma non solo, anche se ancora non hanno raggiunto nemmeno “pallidamente” il pieno delle proprie potenzialità, almeno secondo gli autori della ricerca. Questo vale soprattutto per quelli dell'isola, poco conosciuti, secondo le statistiche, anche dagli stessi sardi.
Sono 40 quindi i borghi censiti nell'isola, con eccellenze come quella di Casteddu Ezzu, nei pressi di Cuglieri, o il Castello di Medusa, che si trova tra Samugheo e Asuni. Nonostante la crescita del turismo ad essi legato, i borghi riescono ad attirare ancora poco i flussi internazionali, che invece sarebbero quelli che potenzialmente potrebbero aumentarne di più le presenze, visto che i visitatori stranieri si fermano al 28,7% del totale, con una forte frequentazione di tedeschi, francesi e inglesi. Le previsioni di Jfc indicano, per il 2016, un incremento di visitatori complessivi del +11,4%, con un incremento maggiore proprio per quanto riguarda i mercati esteri (+15,9%) rispetto a quello nazionale (+8,8%). Target in prevalenza di tipo familiare (le famiglie con bambini rappresentano il 25,6%), spinti probabilmente da una forte motivazione di scoperta della storicità e cultura del borgo.
Quest'anno si stima che le presenze totali raggiungeranno i 14 milioni 700 mila. Nel 2015 erano 13 milioni 195mila, per complessivi 5 milioni 871 mila arrivi, con un giro di affari di 954 milioni di euro?. Sul mercato italiano la regione i cui residenti sono i maggiori frequentatori dei Borghi è la Lombardia, che rappresenta il 15,4% del totale dei visitatori, seguita dall'Emilia Romagna con il 13,7%. Vengono poi la Toscana ed il Lazio, rispettivamente con una quota del 10,7% e del 9,9%. Poi, ancora: la Puglia genera l?8,3% dei visitatori dei Borghi, come pure il Piemonte (8,3%), dal Veneto (7,5%), dalla Liguria (5,2%) e dal Trentino Alto Adige (4,4%). Indietro la Sardegna, che ha molti borghi, ma evidentemente poco conosciuti in primo luogo dai suoi stessi abitanti. Molto interessante la tipologia degli alloggi scelti dai frequentatori di borghi: gli ospiti desiderano dormire dove vi sia la garanzia di poter vivere un contatto diretto con i residenti e le loro tradizioni. Sono infatti agriturismi, B&B e alberghi diffusi le tre formule ricettive più desiderate, rispettivamente con il 22,9%, il 21,2% ed il 19,2% delle preferenze.
Foto: Mauro Mereu (© BY-NC-ND 3.0 IT)