Agricoltura: Roma scippa ai sardi 210 milioni
- Scritto da Effe_Pi
Sono fondi europei che l'isola perderebbe a causa di cambio di classificazione del suo territorio da parte dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
La Sardegna rischia di perdere 210 milioni di euro di fondi europei per l’agricoltura, a causa di un cambio di catalogazione del territorio effettuato da Roma. È la denuncia che arriva dal Partito dei Sardi col suo segretario nazionale, Franciscu Sedda, che segnala un potenziale danno di cui già aveva parlato il neosegretario del Pd sardo, Renato Soru, causato dalla trasformazione della macchia mediterranea dell’isola da “pascolo arborato” in “bosco”. I consiglieri del gruppo sovranista avevano già presentato una mozione a maggio per denunciare il “refresh” ” voluto da Agea (l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, con sede a Roma), che potrebbe svantaggiare le 12mila aziende sarde del comparto, e ora tornano all’attacco con dati più dettagliati.
Secondo le informazioni in possesso del partito, le superfici sarde hanno avuto delle variazioni che vedranno riconosciute all’isola 635mila 885 ettari di superficie in meno potenzialmente utilizzabili ai fini della nuova PAC (Politica agricola comune). Anche con un calcolo di utilizzo al 50%, per il Partito dei Sardi questo “significa quasi 300.000 ettari di terreno con potenziale valenza a Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e una perdita di oltre 35.000.000 di euro all’anno che nei prossimi 6 anni potrebbe valere un totale di 210 milioni di euro sottratte alla Sardegna dalla sola PAC, senza contare la stessa superficie sottratta alle misure del PSR (Programma di sviluppo rurale)”.
Una modifica che sarebbe quindi un “colpo mortale per tutto il sistema agropastorale sardo”. Il tutto, insistono Sedda e compagni, a vantaggio “delle regioni e dell’agricoltura italiana, quella del nord in particolare”. Per scongiurare il rischio, la proposta è di “unire le forze per individuare soluzioni condivise e far valere, a tutti i livelli istituzionali, gli interessi della Sardegna e del nostro comparto agropastorale”. In particolare, viste anche le dichiarazioni di Soru, il movimento sovranista ritiene “urgente e necessaria un’azione congiunta della nostra maggioranza di governo per bloccare Agea e affermare il diritto a vivere e prosperare del nostro sistema agropastorale”.