Progetto Eleonora: dall'Italia critiche alla bocciatura
- Scritto da Effe_Pi
Il Sole 24 Ore e Chicco Testa attaccano la decisione della Regione, che andrebbe contro lo sviluppo dell'isola, mentre Grillo si intesta la vittoria.
I sardi sono dei selvaggi con l’anello al naso, che rifiutano ricchezza e sviluppo per ignoranza e malinteso ambientalismo? Questa sembra essere l’opinione di molti opinionisti del continente, a giudicare dagli articoli scritti in questi giorni sulla bocciatura da parte della Regione del Progetto Eleonora della Saras, che prevedeva trivellazioni nella zona di Arborea per lo sfruttamento del metano. Sul Sole 24 ore, con un articolo dall’indicativo titolo “La Sardegna rinuncia al suo metano”, si critica la scelta della principale istituzione territoriale sarda, con toni anche ironici quando l’autore parla dell’”Assessoradu de sa defensa de s'ambiente”, forse a voler intendere la scarsa credibilità di un ufficio dal nome per lui così folkloristico.
La Saras viene descritta come una normale società che “studiava la geologia sarda alla ricerca di aree geotermiche da cui ricavare energia rinnovabile” e “s'imbatté nelle tracce di giacimenti di dimensioni non misurabili uno dei quali, il giacimento Eleonora, prometteva da solo 3 miliardi di metri cubi di gas”, decidendo quindi di “diversificare dalla sola raffinazione del greggio importato e di diventare, in piccolo, una compagnia petrolifera”, e chiedendo “il permesso di esplorare il sottosuolo”. Nessuna menzione sulle conseguenze della presenza dell’azienda della famiglia Moratti sul territorio sardo, in particolare nel sito della raffineria di Sarroch, su cui esistono tantissime testimonianze e un documentario dal titolo “Oil”.
Il “Sole” non sembra nemmeno convinto che la zona che si vuole salvaguardare dalle trivelle sia di pregio, visto che la descrive come “ultimo residuo di palude scampato al prosciugamento fascista, il pregiatissimo stagno di S'Ena Arrubia, protetto dalle leggi” (in realtà è Zona a protezione speciale, Sito di interesse comunitario, Important bird area, Ndr). Ancora più esplicito, sul sito “Il rottamatore” è Chicco Testa, già fautore del Sì al nucleare nei recenti referendum, che scrive “se rinunci al tuo giacimento per sfruttare quello degli altri non sei ecologista, sei NIMBY” (affetto dalla sindrome “Not in my backyard”, Ndr). Testa poi riprende gli argomenti del quotidiano di Confindustria, corredando il suo post della foto di una zanzara, con la didascalia “Immagine della zanzara per ricordare che fino alla metà del secolo scorso in Sardegna si moriva ancora di malaria”.
Argomenti che proprio non sono andati giù a chi ha commentato l’articolo, da chi lo trova “penoso e razzista”, a chi ricorda che “in Sardegna si produce energia più di quanta si riesca a consumare”, fino a chi sostiene che i sardi abbiano già un “grandissimo giacimento di valore inestimabile, che è la bellezza del proprio territorio”. Critiche anche per Beppe Grillo, che sul suo blog e i social network ha attribuito il merito della vittoria di Arborea al Movimento 5 stelle, in particolare con l’esplicito post “una grande vittoria del Movimento 5 Stelle, mentre i partiti continuano i loro inciuci con lobby e organizzazioni criminali.” Una presa di posizione che ha fatto arrabbiare molti, all’interno dei comitati, e che sembra tanto la strumentalizzazione di una battaglia che va oltre la politica anche perché, come ricorda il sito di informazione Arrexini, la posizione del movimento di Grillo sulla Saras e la famiglia Moratti non sembra essere per niente chiara, anzi cambia a seconda delle convenienze, magari per ragioni di propaganda.