Fiume rosso nel mare di Piscinas, un problema annoso da risolvere
- Scritto da Effe_Pi
Intervento del Wwf sul rischio ambientale in Costa Verde, serve l’immediata bonifica del materiale presente in miniere e cave, rinviata per decenni.
Da qualche giorno è scattato l’allarme, in Sardegna e non solo, per il fiume di fanghi rossi, provenienti dalle gallerie minerarie dismesse, che ha invaso nei giorni scorsi la splendida spiaggia di Piscinas, sulla costa sud-occidentale della Sardegna, nota per le sue grandi dune e il mare cristallino. Tra gli interventi sul problema quello del Wwf che si dice che sorpreso che il problema – annoso – “diventi degno di attenzione solo quando l’impatto è non solo evidente, ma denuncia tutta la sua gravità”.
La domanda che si rivolgono gli ambientalisti è: cosa si è fatto e si sta facendo per risolvere una situazione che è molto più seria di quanto già il colore delle acque del rio che sfocia in mare, preannuncia? Perché non si è ancora bonificato il materiale presente nel sistema di miniere e cave, perché non si è fatta un’azione di prevenzione, perché nessuno ha vigilato?
Non sarà certo “il ritorno ad una apparente normalità, che risolve il problema, perché l’impatto visivo è solo una parte del gravissimo danno ambientale in atto”. Per il Wwf l’evento a cui stiamo assistendo “sembra più grave del solito. È necessario intervenire sull’emergenza, ma poi serve smaltire i residui – sono metalli pesanti anche pericolosi -, mettere in sicurezza il corso d’acqua e attivare un piano continuo di monitoraggi. Insomma, fare quello che andava fatto da anni e che irresponsabilmente non è stato fatto”. Non è solo la bellezza della costa ad esserne danneggiata – dice l’associazione del Panda - ma è la qualità e la salute ambientale a rimetterci, in tutta la sua complessità, che in mare significa dalla superficie fino al fondale. In passato “si è intervenuti sulla balneazione come se fosse l’unica criticità da affrontare. La realtà è che disastri del genere coinvolgono tutto e tutti”.
Il Wwf si augura “che il nuovo governo regionale dia centralità all’ambiente e che possa mettere in agenda anche la soluzione delle miniere dismesse e dei siti inquinanti. Come WWF oltre a vigilare sul territorio, siamo pronti ad affiancare tutte quelle azioni che vanno nella direzione sperata”.