Rogo del Montiferru, un anno dopo ancora nessun ristoro
- Scritto da Effe_Pi
La denuncia arriva dagli amministratori della “Corona De Logu”, che mettono sotto accusa anche l’attuale sistema antincendio della regione Sardegna.
A un anno dal rogo che l'ultima settimana di luglio ha devastato l'Oristanese, imprenditori e famiglie danneggiati "non hanno ancora vista il becco di un quattrino". Lo denunciano gli amministratori locali sardi dell'associazione 'Corona De logu'. "Non solo, si sono dovuti indebitare per portare avanti lavori indispensabili e propedeutici alla ripresa delle attività economiche".
Il comune di Scano Montiferro, uno dei paesi più colpiti dall'incendio dell'estate scorsa, ha sollecitato a più riprese la Regione affinché istituisse in tempi brevi la 'banca sarda della terra' per individuare e assegnare le terre incolte alle cooperative di comunità e agli imprenditori agricoli interessati. "Nulla si è fatto al riguardo", accusa la 'Corona de logu', che considera l'assenza dell'uomo dai boschi e dalle montagne fra le principali cause della propagazione delle fiamme nel luglio 2021.
"La radice profonda della regressione antropica dalle aree montane è di natura politica. Manca il progetto. Dai grandi roghi degli anni '90 a oggi non è cambiato nulla". "Un canadair in azione costa 12mila 850 euro l'ora e un elicottero 2.350", segnala l'associazione. "Se gli appalti in questione sono milionari e gestiti dai privati, in che modo l'interesse pubblico può essere realmente garantito a fronte dell'inevitabile desiderio di profitto delle multinazionali del fuoco? Perché la Regione Sardegna ha incrementato le risorse dell'appalto aereo antincendio del 36%, dai 10,6 milioni del periodo 2018-2020 ai 14,5 del 2021-2023? Possiamo pensare a un modello di servizio antincendio aereo pubblico e privato, dove la prima componente - preponderante - vigila e tutela il diritto collettivo contro le spinte speculative?"