DON CANNAVERA: UN PRETE PER LA SINISTRA SARDA?
- Scritto da Effe_Pi
Il fondatore della comunità "La collina" potrebbe unire le anime progressiste evitando anche le primarie.
Potrebbe essere un sacerdote a sparigliare le carte nel centro-sinistra sardo, in vista delle elezioni regionali previste tra meno di un anno? dopo la bocciatura dell'ex governatore Renato Soru, che ha fatto un passo indietro, e le perplessità sulla scrittrice Michela Murgia, che potrebbe candidarsi con l'area indipendentista, viene fuori il nome di don Ettore Cannavera, fondatore della comunità di recupero La Collina di Serdiana. Al sacerdote è stato chiesto di candidarsi dal sottosegretario alla salute, Paolo Fadda del Pd, e lui in un'intervista su L'Unione Sarda di oggi ha dichiarato che ci sta pensando.
Il sacerdote, nato a Dolianova 68 anni fa non esclude quindi la possibilità di diventare governatore: quattro lauree, professore associato della Pontificia Facoltà di Cagliari, Cannavera ha fondato nel 1974 la comunità La Collina ed è sempre stato vicino ai più deboli, tanto che ancora oggi celebra messa nel carcere di Buoncammino. Un vero "prete degli ultimi" in stile Don Gallo, che trova anche l'approvazione di Sel, col deputato Michele Piras che parla di riferimenti alla "teologia della liberazione" e non esclude nemmeno che si possa rinunciare alle primarie, se si trovasse un accordo su un nome come quello di don Ettore.
''Non guardo né a destra né a sinistra - afferma il sacerdote - interpellerò il mio Maestro (riferendosi all'altissimo), ma ci sono tre motivi che mi frenano: primo, sono un prete; secondo, devo pensare alla mia comunità La Collina; terzo, mi mancano le competenze per fare il presidente della Regione". Chi invece alle primarie non vorrebbe proprio rinunciare è la deputata europea del Pd Francesca Barracciu, che ha appena annunciato la sua candidatura: "Voglio restituire ai sardi un po' della fortuna che ho avuto nel mio percorso politico, perciò mi candido alle primarie. E mi candido perché c'e' bisogno di responsabilità e tutti dobbiamo fare qualcosa", ha detto ieri durante un incontro in un'azienda agricola di Pula.