Usb: a Silius tagli ai minatori non ai manager
- Scritto da Effe_Pi
L'accusa dai lavoratori della Fluorite, che individuano sprechi e aumenti di stipendio e sono pronti ad andare in tribunale.
Una serie di sprechi che contrastano con la situazione di crisi dei minatori della Fluorite di Silius, società interamente partecipata dalla Regione Sardegna, da tempo in crisi ma secondo il sindacato Usb (Unione sindacale di base) comunque disposta a spendere soldi che potrebbero essere utilizzati diversamente e meglio, almeno secondo i lavoratori. I minatori di Usb si dicono “stufi di essere presi in giro” e annunciano l’inizio di una lotta che li porterà “direttamente in tribunale per discutere della legittimità di quanto sta loro capitando”, a partire dal loro futuro lavorativo, dopo quattro anni di cassa integrazione a zero ore e tante promesse, visto che “ancora nulla si sa di questo eventuale privato che deve rilevare la miniera. Se questo soggetto non arriva entro giugno – ricorda il sindacato - la Fluorite, in base alla legge sulla spending review deve cessare la sua attività. In tale caso cosa sarà dei lavoratori?”.
Altro punto è la cessazione della stessa cassa integrazione e l’applicazione di “una piattaforma contrattuale” presentata da Usb, che se applicata “avrebbe permesso il reperimento delle risorse” per farla cessare. Tra i punti previsti, c’è l’immediata chiusura dei rapporti “con imprese di appalto che svolgono, nei fine settimana, i lavori normalmente fatti dai lavoratori della Fluorite”, come la guardiania dei cantieri. Si chiede poi la fine di consulenze per lavori che potrebbero essere “effettuati dal personale” assunto a Silius, come anche la chiusura di contratti a tempo determinato per dipendenti “che svolgono funzioni che potrebbero essere esercitate da personale della Fluorite”.
Altro punto chiesto con forza dal sindacato di base è “il trasferimento degli uffici amministrativi di Cagliari e tutti gli uffici tecnici centralizzati presso un unico cantiere a Silius”, che secondo Usb da solo determinerebbe “un risparmio di 100.000 euro”. Questi punti, continua il comunicato dei lavoratori, sarebbero sufficienti “per un esposto alla magistratura”, ma c’è un altro motivo, quello che provoca maggiore “rabbia e fastidio nei lavoratori: infatti, a fronte dei sacrifici economici loro richiesti, l’azienda ha stipulato un accordo con i sindacati nel quale si stabilisce un incremento di stipendio per manager e quadri intermedi”, stimato in 16mila euro in più per il direttore, 10mila euro per il vice direttore, la stessa cifra per i capi settore della società, 9mila euro di aumento per il caposervizio meccanico della laveria e 1400 euro in più per i sorveglianti.