Boom di imprese giovanili in Sardegna
- Scritto da Effe_Pi
Molti giovani sardi spinti dalla crisi a mettersi in proprio: ecco come trovare i fondi per partire nell'isola.
La crisi ha tanti effetti, tra cui quello di aumentare la disperazione e togliere speranza, ma anche quello di indurre tanti, specie tra i più giovani, a “rischiare” di più, un po’ per voglia e tanto per necessità: in cosa si esprime questa voglia di mettersi in gioco degli under 35, anche in Sardegna? La reazione più comune è quella di mettersi in proprio, cercare di mettere su una propria attività, ed è in questo modo che si spiega il vero e proprio boom delle imprese giovanili e dell’artigianato nell’isola.
Sono infatti oltre 17mila, le imprese giovanili registrate in Sardegna nel 2013, incluse le 680 società a capitale ridotto. Sono dati diffusi, in base a numeri Istat e UnionCamere, da Confartigianato Imprese Sardegna: "il perdurare della crisi – è stato il commento del presidente dell'associazione Luca Murgianu - porta sempre più under 35 a mettersi in proprio. Che si tratti di 'voglia' o 'necessità' in tanti hanno deciso di tentare la carta dell'impresa soprattutto nel commercio, edilizia e ristorazione".
Per chi è giovane (ma non solo) e vuole mettersi in proprio, oggi, esistono molte possibilità di finanziamento o aiuto da parte delle istituzioni locali, italiane ed europee: ad esempio, la legge 95/95 prevede finanziamenti per i baby – imprenditori, mentre il Ministero dello sviluppo economico ha a disposizione fondi per aiutare le donne che vogliono mettersi in proprio e a livello europeo abbiamo diverse tipologie di fondi strutturali che vengono incontro a varie esigenze di finanziamento: anche per quanto riguarda la regione, esistono varie linee di finanziamento già aperte, dai contributi agevolati a quelli a fondo perduto e chissà che finalmente non si riesca a far diventare i sardi un popolo di investitori piuttosto che di risparmiatori, come in maggioranza sono stati fino ad oggi.