Test di massa e semi lockdown a Orune, scuole chiuse a Bitti
- Scritto da Effe_Pi
Covid, ancora in aumento ricoverati e terapie intensive, i Progressisti chiedono che il consiglio regionale si riunisca subito per affrontare la difficile situazione.
Screening di massa ad Orune, con test sul Covid per l’intera popolazione: ieri erano oltre 1000 gli abitanti in fila per il controllo, dopo il picco di contagi, oltre 50 su 2000 residenti. La decisione presa dal sindaco Pietro Deiana porterà a processare circa 2mila 300 tamponi, che saranno esaminati al policlinico di Monserrato: i risultati dovrebbero essere disponibili già nella serata di oggi.
A Bitti invece è stata rinviata l'apertura delle scuole. "A seguito di riscontrata positività di un nostro concittadino - scrive il sindaco Giuseppe Ciccolini su Facebook - ritenendo necessaria una attenta indagine epidemiologica, l'apertura delle scuole nel comune di Bitti, ad eccezione del Liceo Scientifico Michelangelo Pira, è rinviata a lunedi' 28 settembre". Intanto sono 49 i nuovi positivi in Sardegna, mentre due in più sono le vittime per un totale di 145. I pazienti ricoverati in ospedale toccano quota 100, a cui si aggiungono 21 persone in terapia intensiva.
LEGGI ANCHE | Il governo impugna l'ordinanza sui test: è scontro con Solinas
E in regione sale la polemica sul continuo peggioramento della situazione sanitaria: "l'agenda dei lavori del Consiglio regionale della Sardegna nei prossimi giorni dovrebbe essere strettamente legata a queste priorità. "Dovrebbe", perché nelle ultime tre settimane il Consiglio regionale non si è mai riunito e non è neppure stata convocata la conferenza dei capigruppo per stabilire i lavori delle prossime settimane. Allo stesso modo non sono state ancora convocate le commissioni competenti, nonostante le nostre precise richieste in questo senso". Le parole sono del consigliere regionale Francesco Agus, presidente dei Progressisti.
Foto | The National Guard su Flickr