L'interno Sardegna tra spopolamento e speranza smart working
- Scritto da Effe_Pi
Uno studio della Cna regionale segnala il crollo del reddito e della popolazione nelle zone dell'isola lontane dal mare, serve una valorizzazione del territorio.
Nell'entroterra della Sardegna la popolazione invecchia e i giovani vanno via: un impoverimento demografico accompagnato da un declino economico che appare difficile da arrestare. Meno reddito, quindi, ma anche meno risorse, meno impresa. L'ultimo report realizzato dal Centro Studi della Cna Sardegna (confederazione nazionale dell'artigianato) evidenzia come l'inarrestabile calo demografico nell'entroterra sardo abbia causato una enorme perdita di ricchezza nell'interno dell'Isola, dove in soli sette anni sono andati perduti oltre 230 milioni di euro (valutati ai prezzi del 2019) di reddito annuo dei residenti. Una tendenza che sembra inarrestabile, che nell'ultimo periodo è stata in parte frenata dal gran numero di sardi rientrati nell'isola in smart working dalle grandi città del centro - nord Italia, miglioramento che però potrebbe essere già finito, se come indicato dal Ministro Brunetta il lavoro a distanza va verso la sua conclusione, in particolare nella Pubblica amministrazione.
In ogni caso, tra 2012 e 2019 il reddito complessivo prodotto dai residenti è diminuito del 4,2% per i comuni dell'interno, mentre, pur in un contesto di prolungata difficoltà per l'economia regionale, si è ridotto molto meno nella fascia costiera (-1,8%).Lo spopolamento dell'Isola al suo interno è iniziato dopo il piano di Rinascita. Ma dagli anni Sessanta ad oggi il fenomeno è diventato inarrestabile: se nel 1961 la popolazione localizzata nei comuni dell'interno dell'isola era pari al 47% del totale regionale, nel 2020 essa è scesa al 33% e di questo passo potrebbe scendere al 29,7% nel 2050.
"La crisi che ha fatto seguito all'emergenza sanitaria è solo l'evento più recente che, in Sardegna, si è inserito in un contesto di persistente debolezza economica e declino demografico - dichiarano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu rispettivamente presidente e segretario regionali di CNA Sardegna - un declino che va avanti da oltre trent'anni e che ha colpito alcune aree più di altre. "Senza un progetto di sviluppo adeguato che ponga maggiore attenzione alle dinamiche socio-economiche dell'entroterra, attraverso la valorizzazione e la tutela dell'immenso patrimonio paesaggistico e culturale delle aree interne, Ripensando la qualità della domanda turistica, promuovendo un turismo culturale, naturalistico, esperienziale e promuovendo la cultura, l'economia, l'artigianato e le tradizioni locali, il rischio è che il fenomeno stesso, possa portare, in certe realtà dell'interno, non solo ad una morte economica ma anche ad una ben più irreversibile morte anagrafica".
Foto | Cristiano Cani su Flickr