Turris Libisonis diventa location per i matrimoni
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Gli sposi sardi potranno dire sì in mezzo ai resti di epoca romana nel comune di Porto Torres.
Sposarsi in un luogo magico, in mezzo ai resti archeologici dell’antica Turris Libisonis, da oggi è possibile. I primi a celebrare le loro nozze nel sito archeologico saranno una coppia composta da un uomo originario di Porto Torres e la sua futura moglie che viene da Nuoro. Entrambi sono molto legati al sito , assidui frequentatori delle sue iniziative e appuntamenti, appassionati di storia e archeologia, e saranno felici di poter dire sì in un luogo che custodisce una storia antica e importante.
Le nozze si terranno tra i reperti dell’area termale di “Palazzo di Re Barbaro” e saranno officiate dall’assessora alla Cultura Mara Rassu che in questa novità intravede una possibilità di aprire l’area archeologica di Turris Libisonis ad un pubblico più ampio e di dare impulso turistico all’area di Porto Torres facendola diventare un punto di riferimento per i Destination Wedding. Gli intoppi burocratici sono stati superati e – come sottolinea ancora l’assessora – in questa preziosa eredità di monumenti e mosaici “matrimoni ed altri eventi possono trovare la loro cornice ideale, valorizzando e facendo conoscere questo splendido posto".
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Il regolamento che consente di celebrare le nozze con rito civile nel sito archeologico è stato approvato due anni fa e permette di officiare il matrimonio anche al parco e la Rocca Manna di Balai, nello spazio di fronte alle due chiese lungo la litoranea, nel parco Chico Mendes e nel giardino ai piedi della Torre Aragonese. Da quando è stato approvato, più del 60% delle coppie hanno scelto un luogo all’aperto per le loro nozze. E, continua l’assessora Rassu, “molte sono arrivate dall'estero, specie Regno Unito e Francia”.
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