Scoperto insediamento fenicio punico a Villasimius
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Gli scavi hanno mostrato che il sito aveva un ruolo strategico sulle rotte del Mediterraneo.
L’ampio insediamento fenicio punico Cuccureddus a Villasimius era il primo approdo verso altre porte della Sardegna Orientale. Lo hanno rivelato gli scavi di Michele Guirguis del Dipartimento di Scienze dell’Uomo dell’Università di Sassari. A 30 anni dalle prime ricerche, questi nuovi scavi – iniziati il 26 settembre e che proseguiranno fino al 23 ottobre - hanno mostrato che l’insediamento è molto più grande di quello che si era ipotizzato all’inizio. È stato rinvenuto materiale eterogeneo di diversa provenienza, soprattutto di tipologia fenicia ma anche greca ed etrusca. Una scoperta importantissima, i cui esiti sono stati mostrati durante un incontro a Casa Todde a Villasimius e in questa occasione il sindaco Dessì ha ancora una volta sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti in quanto punto di attrazione culturale che potrebbe aiutare a destagionalizzare la zona, invogliando i turisti ad andare in Sardegna anche in periodi dell’anno diversi dall’estate.
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L’archeologo Guirguis ha poi sottolineato che il sito ospitava probabilmente un tempio dedicato alla divinità femminile Astarte ed era frequentato anche in epoca romana, come testimonia il rinvenimento di monete del periodo raffiguranti gli imperatori Aureliano, Marco Aurelio e Agrippa e dalle cretule in argilla che conservavano documenti in papiro. E ci sono ritrovamenti che lasciano ipotizzare che fosse presente anche una necropoli fenicia.
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I risultati delle ricerche saranno presentati il 22 ottobre durante il nono “Congreso Internacional de Estudios Fenicios y Punicos” a Mérida, in Spagna.
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