Amministrative 2016 Sardegna: Olbia - Maria Teresa Piccinnu
- Scritto da Paolo Ardu
Intervista a Maria Teresa Piccinnu, candidata a sindaco per il Movimento 5 Stelle nel comune di Olbia, alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno in Sardegna.
1. Saprebbe individuare (uno o più) problemi principali del suo comune e offrire brevemente alcune soluzioni per risolverli?
Il tema generale è l’economia della città. Nel particolare, dovendo far ripartire il volano economico interverremo adattando gli strumenti urbanistici alla visione che abbiamo della città. Olbia non è accessibile con mezzi lenti o pedonalmente: riqualificheremo le arterie di accesso alla città. Olbia ha un aspetto indecoroso: modificheremo il lungomare cittadino, creeremo percorsi segnalati per i turisti, doteremo di servizi e verde gli spazi pubblici e i vuoti urbanistici.
Olbia ha il mare ma non vive il mare: daremo spazio alle attività per affacciarsi sul mare, alla nautica con il porto turistico, valorizzeremo la miticoltura, creeremo dei parchi didattici sulla peschiera, faremo vivere il golfo con un sistema di navigazione interna e piccoli approdi. Olbia è deturpata urbanisticamente: favoriremo la riqualificazione del patrimonio edilizio per far lavorare le imprese locali, il collegamento con i quartieri riqualificando gli accessi, una mobilità sostenibile incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici e lenti. Olbia non è sicura idrogeologicamente: modificheremo il piano Mancini dando priorità alle opere più urgenti e non viceversa come attualmente.
Olbia non ha lavoro per i giovani: ci relazioneremo con le scuole e le università per progettare dei percorsi didattici che abbiano sbocco nei settori che l’amministrazione ha deciso di sviluppare: nautica, cultura, edilizia sostenibile, enogastronomia, turismo attivo.
2. La politica oggi è impopolare ma i sindaci sono gli amministratori più vicini al cittadino: come pensa possano contribuire a far recuperare fiducia nelle istituzioni?
Eliminando il muro che separa il cittadino dall’amministrazione attraverso la democrazia partecipata. Prenderemo le decisioni per la città in condivisione con i cittadini, non ci saranno più progetti di interesse pubblico calati dall’alto. Creeremo sportelli di ascolto per le fasce deboli, non rinnoveremo il contratto con Equitalia e renderemo più umano il rapporto tra ente creditore e cittadino. Studieremo un reddito di cittadinanza sotto forma di sostegno a quei cittadini che vorrebbero avere pari opportunità sociali, ma non hanno un reddito che lo consenta.
3. Quali sono i temi programmatici fondamentali su cui punterà per sconfiggere i suoi avversari alle prossime elezioni?
La ridistribuzione delle risorse attraverso la trasparenza negli appalti, nei progetti pubblici, nelle nomine dei dirigenti e degli assessori. Istituzionalizzando le associazioni di categoria e di cittadini che hanno le idee ma non hanno spazio per esprimerle. Trasformando urbanisticamente Olbia in una città sostenibile dal punto di vista ambientale e quindi di forte richiamo per un turismo ad ampia stagionalità che si basa su cultura, enogastronomia, sport, escursionismo, diportismo nautico, innovazione tecnologica. Impedendo che le menti fuggano all’estero incentivando l’impresa giovanile. Olbia ha le risorse naturali ed umane per fare questo e noi non facciamo accordi politici con i partiti, ma accordi sociali con i cittadini.
4. Ci dica una cosa positiva e una negativa fatte dalle amministrazioni che ha avuto la sua città negli ultimi anni.
Pro, La raccolta differenziata porta a porta. Contro, non aver pensato al rifiuto come risorsa in un nuovo tipo di economia circolare. Pro, il tentativo di dotare la città di strumenti di pianificazione come il PAI, PUC, PUL, PUM, regolamenti come Dehors, zonizzazione acustica. Contro, averli affidati senza condividerli con la cittadinanza spendendo tanti soldi pubblici per avere molta carta e poca attinenza con la realtà cittadina. Pro, le grandi opere come il Teatro, il museo, piazza mercato, piazze di quartiere, i lavori al centro storico, i parcheggi fuori dal centro. Contro, non averli mai messi in funzione nonostante le enormi quantità di danaro pubblico spese. Tutti questi aspetti hanno un pro: fanno sì che il MoVimento 5 Stelle possa proporsi per il governo di una città che guarda al futuro con lungimiranza.
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