Morta a Sassari quattordicenne per meningite
- Scritto da Anna Maria Cantarella
La ragazza ha contratto una forma non contagiosa che però le è stata fatale.
Si è spenta il giorno di Capodanno a soli 14 anni la ragazzina di Sassari che ha contratto una forma non virale, e quindi non contagiosa, di meningoencefalite non meningococcica. Dopo tre giorni di angoscia per i genitori e i familiari, la ragazza ha perso la vita all’Ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dopo essere stata ricoverata domenica 29 in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione.
La malattia purtroppo era molto grave e non le ha lasciato scampo nonostante l’impegno a tutto tondo dei sanitari del presidio dell’Aou sassarese. Le autorità sanitarie dell'Assl di Sassari, responsabili del servizio di igiene pubblica, non hanno attivato i protocolli di profilassi per familiari, conoscenti e operatori in quanto le forme di meningite batterica non sono contagiose, in quanto non sono riconducibili a virus.
A spiegare la differenza tra i due tipi di meningite è il professor Paolo Castiglia, a capo della Direzione igiene e controllo delle infezioni ospedaliere della Aou sassarese, che afferma: "La differenza tra i casi di meningite da meningococco e quello di questi giorni, che ha portato al decesso della 14enne, è dato essenzialmente dagli agenti batterici che li provocano. Nel primo caso, molto diffusivo e contagioso, parliamo di meningococco, in particolare di alcuni ceppi ipervirulenti che sono altamente invasivi, provocando direttamente quadri di sepsi e meningite anche nei contatti stretti. È quindi necessario avviare l'attività di profilassi. Negli altri casi, invece, cioè di meningiti non meningococciche, il batterio - osserva l'esperto - non causa direttamente la meningite ma quest'ultima è in genere una complicanza di una patologia infettiva localizzata, ad esempio lo streptococco che, come noto, può provocare altre malattie quali il mal di gola o la sinusite. La complicanza di queste patologie può degenerare in una meningite batterica non meningococcica. Per questo non viene avviata alcuna attività di profilassi nei confronti dei contatti del paziente".
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È stato proprio questo quadro clinico a consentire la donazione degli organi della ragazza. I genitori hanno concesso l’autorizzazione e i medici hanno potuto espiantare polmoni fegato reni, donati per il trapianto. Come confermato da Paola Murgia, coordinatrice donazioni e trasporti del Ss. Annunziata, "grazie al lavoro della rete trapiantologica è quindi possibile arrivare all'espianto anche in presenza di patologie di questo genere". Nel 2019 sono stati due i casi accertati di meningite avvenuti in Sardegna. In entrambi i casi si trattava di meningiti virali, quindi contagiose, che hanno richiesto la profilassi di tutte le persone entrate in contatto con i pazienti ammalati. Le due vittime erano state due ragazzi, di 20 e 24 anni, morti dopo aver contratto il virus del meningococco Y.