Fenicotteri rosa: meraviglia sarda o disastro per l’agricoltura?
- Scritto da Effe_Pi
I coltivatori di riso dell’oristanese lamentano i gravi danni alle loro colture da parte del volatile simbolo dell’isola, e non escludono l’abbattimento controllato di una parte degli esemplari.
Sono uno dei simboli della Sardegna e dei suoi ecosistemi in tutto il mondo, ma ora sono troppi e potrebbero essere abbattuti per i danni che causano all’agricoltura. Sono i fenicotteri, che secondo quanto denunciato nell’oristanese stanno devastando le risaie, tanto da costringere i proprietari ad organizzare delle vere e proprie “ronde” notturne per proteggere le loro culture di pregio, "armati" di petardi e trombe da stadio. I coltivatori chiedono che la Regione sarda intervenga per trovare una soluzione al problema senza escludere, peraltro, la possibilità di abbattere qualche esemplare "per scoraggiare" i volatili rosa dal lungo becco a ripresentarsi sui campi di riso.
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La denuncia è della Coldiretti regionale che a Cagliari, assieme all'Unione dei cacciatori di Sardegna, ha fatto il punto sui danni provocati dalla fauna selvatica locale. Devastazione di culture e strutture provocate anche dagli splendidi fenicotteri – a tutela integrale - che in numero sempre crescente stanno arrivando nell'area del Sinis. "Il fenicottero e il più grande disastro ambientale degli ultimi tempi: la crescita esponenziale degli esemplari sta mandando via tutti gli altri volatili anche dallo stagno cagliaritano di Molentargius", afferma il presidente dell'Unione cacciatori Bonifacio Cuccu, spiegando che "anche le altre specie andrebbero tutelate". "Per di più il loro guano rende sterili terreni e le acque e se si va avanti cosi distruggeranno il loro ambiente per poi andare via".
"Non ci possono essere solo indennizzi, ci vuole una soluzione organica", ha invece evidenziato Luca Saba di Coldiretti che ha ricordato come i danni da fenicottero riguardano circa il 30 per cento dei tremila ettari di risaie dell'oristanese.
Foto | Luca su Flickr