La lingua sarda ora si impara grazie alla tecnologia
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Il progetto Sardware si aggiudica il premio Is.Be per la promozione della lingua sarda
Avvicinare la lingua sarda a più persone possibili grazie alla tecnologia. È questo lo scopo del progetto Sardware, realizzato da 4 giovani volontari che hanno studiato il modo di tradurre le principali applicazioni e software informatici in lingua sarda e che per questo si sono aggiudicati il premio “Si moves sa limba, sa limba ti movet”, che l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari conferisce a personalità che si siano distinte in maniera significativa nella diffusione e nella promozione della lingua sarda e che quest’anno è stato consegnato durante l’evento annuale itinerante “L’ischis ma no l’ischis”, tenutosi per la prima volta in Barbagia.
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I 4 vincitori e ideatori del progetto sono Lisandro Beccu di Silanus, Gianfranco Fronteddu di Oliena, Luca Meloni di Mamoiada e Adrià Martin di Barcellona, un giovane catalano che si è appassionato di lingua sarda dopo aver frequentato l’università di Cagliari ed è diventato un perfetto parlante della variante campidanese.
Il progetto è ancora in fase embrionale ma i tecnici sono già riusciti a tradurre Telegram, Facebook, un navigatore GPS e tradurranno ancora altre applicazioni. Lo scopo, come hanno spiegato i vincitori, è “avvicinare la lingua sarda agli strumenti della modernità e portarla sempre più alla portata dei giovani. Con il sostegno anche da parte delle istituzioni si potrebbe fare meglio. Questo premio ci dà un po’ più di carica per proseguire nella giusta direzione”.
Nel corso della cerimonia di premiazione a Orotelli sono anche stati consegnati gli attestati di partecipazione ai corsisti e per la prima volta in trent’anni di attività l’Istituto Camillo Bellieni ha consegnato i diplomi di competenza linguistica C1, ai corsisti di Martis Daria Baroni, Angelo Cocco, Maria Elena Cocco, Franceschina Falchi, Marco Satta, Fabio Tuseddu.