Università di Sassari, nuova convenzione per fare studiare i detenuti
- Scritto da Maris Matteucci
Università di Sassari, nuova convenzione per fare studiare i detenuti: ecco in cosa consiste il progetto
L'Università di Sassari farà studiare i detenuti: è stata infatti firmata la convenzione per il Prestito Bibliotecario tra l’Ateneo sassarese e il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria della Sardegna. Al momento della firma erano presenti il Provveditore Dr. Maurizio Veneziano, il Prorettore dell’ateneo turritano Prof. Luca Deidda e il Delegato Rettorale per i rapporti con l’Amministrazione Penitenziaria Dr. Emmanuele Farris.
Un accordo importante che consentirà dunque ai detenuti del carcere di poter comunque impiegare il tempo da passare dietro le sbarre in qualcosa di produttivo come appunto lo studio. L'Ateneo acquisterà una parte dei libri di testo che saranno accessibili nelle biblioteche del Sistema bibliotecario di Ateneo tramite il servizio di prestito esterno, da esercitare con delega, e il prestito interbibliotecario. In pratica, i volumi verranno trasferiti nelle biblioteche carcerarie e poi restituiti alle biblioteche universitarie alla fine del prestito e per tutta la durata dello stesso potranno essere utilizzati dai detenuti. Una collaborazione importante che mira a migliorare l'accesso dei detenuti ai libri di testo e che consentirà dunque a coloro che devono passare del tempo in galera di farlo nel migliori dei modi, impegnandosi in qualcosa di vantaggioso come appunto lo studio.
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Nello scorso anno accademico (2016/17), sono stati circa 40 gli studenti nelle case di reclusione di Alghero, Nuoro, Sassari-Bancali e Tempio-Nuchis iscritti all’ateneo sassarese, in 12 Corsi di Laurea che hanno interessato complessivamente 6 dipartimenti (Agraria, Giurisprudenza, Scienze Economiche e Aziendali, Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria della Informazione, Scienze Umanistiche e Sociali, Storia Scienze dell'Uomo e della Formazione). Adesso, con la nuova convenzione stipulata, il numero delle persone che potranno studiare in galera potrebbe aumentare.
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