BANDIERE BLU: SOLO 7 IN SARDEGNA
- Scritto da Effe_Pi
Sono solo sette, quest’anno, le spiagge sarde che hanno ottenuto il riconoscimento della “Bandiera Blu”.
Appena sette su 135, contro le 131 del 2012, mentre la Liguria ne ha 20, le Marche sono salite a 18, la Toscana a 17, l’Abruzzo a 14 e la Campania conferma le sue 13. Un solo nuovo ingresso per l’isola, che è quello di Tortolì (Lido di Orri/Lido di Cea), che va aggiungersi a Santa Teresa di Gallura-Rena Bianca/Capo Testa ponente, La Maddalena-Spalmatore/Punta Tegge, Palau-Palau Vecchio/Sciumara, Castelsardo-Ampurias, Oristano-Torre Grande, Quartu Sant'Elena-Poetto.
Come sa qualunque sardo (o turista) che abbia mai fatto qualche giro nell'isola, esistono centinaia di spiagge di altissimo livello, almeno pari a quelle premiate, che non vengono citate minimamente. Per sapere i motivi, probabilmente bisogna andare ad esaminare i criteri di assegnazione, come enunciati dalla Fee Italia che si occupa del riconoscimento. Acqua 'eccellente’ e “regolari campionamenti durante la stagione estiva sono imperativi primari, e solo se rispettati possono far passare alla fase due della valutazione, che prevede per i comuni un'alta efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la raccolta differenziata, la corretta gestione dei rifiuti pericolosi, spiagge con tutti i servizi e personale addetto al salvamento, abbattimento delle barriere architettoniche”. Oltre alla Fee, partecipano al comitato delle Bandiere blu enti di ricerca come ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ed ENEA, l’ANCI, i Carabinieri per la tutela dell’ambiente ma anche la Federazione italiana imprese balneari.
Resta il dubbio che ad essere premiate siano nella maggior parte dei casi località con un forte peso “politico”, anche se sicuramente le spiagge sarde devono migliorare molto dal punto di vista dei servizi. Se infatti da un lato il loro essere incontaminate costituisce gran parte del loro fascino, è altrettanto vero che criteri come quelli indicati, spesso tendenti alla sostenibilità ambientale o all’inclusione dei diversamente abili, nel 2013 non possono essere sottovalutati da nessuno. Nemmeno dalle meravigliose spiagge sarde.