Denatalità, ora la Sardegna rischia l'estinzione
- Scritto da Effe_Pi
Nell'isola molte province sono non solo sotto le media europea ma anche sotto quella italiana, per le nascite di bimbi, Oristano ha il valore più basso.
In Sardegna nascono sempre meno bambini, anche rispetto ad altre regioni italiane: l’isola ha un tasso di natalità che in alcune province è ormai al di sotto non solo della media europea ma anche di quella del belpaese. Se infatti la media italiana è di 6,8 nuovi nati ogni 1000 abitanti, mentre quella europea è di 8,7, Oristano che è la peggiore ha avuto solo 3,55 nuovi nati ogni mille abitanti nel 2020. Nuoro si è fermatas a 5 nuovi nati, Sassari a 4,96, Cagliari a 4,84 e Carbonia al 4,23.
Una denatalità che nel medio – lungo periodo rischia di far estinguere la popolazione di una terra come la Sardegna, già attualmente a rischio spopolamento per ragioni prevalentemente economiche. Eppure proprio Cagliari, secondo un sondaggio, è la città italiana dove c’è più “voglia” di figli e famiglia: il 47% delle coppie che vive in città vorrebbe almeno due bambini, a frentare è l’incertezza sul futuro, la precarietà del lavoro, il costo della vita troppo elevato e la scarsità di sostegni alla nascita.
Le promesse del governo Meloni, che ha sempre parlato di forte sostegno a famiglia e natalità, per ora si limitano in sostanza a misure come la riconferma dell’assegno unico e l’estensione del congedo parentale facoltativo, l’aumento del fondo per gli asili nido con l’obiettivo di renderlo gratis per il secondo figlio e un taglio alle tasse – limitato nel tempo - per le donne lavoratrici con almeno due figli. Non è stato invece riconfermato il taglio dell’iva sui prodotti per la prima infanzia, che era presente nella finanziaria dell’anno scorso.
Photo | Pixabay