Salvate la Zona bianca, tutti i dubbi sui test d'ingresso in Sardegna
- Scritto da Effe_Pi
Finalmente la regione si attrezza per i controlli in porti ed aeroporti, ma ecco le possibili criticità in vista dell'aumento del traffico con la bella stagione.
Da oggi la Sardegna si dota di controlli in ingresso in porti ed aeroporti, per cercare di mantenere il basso livello di nuovo contagio da Covid-19 che l'ha portata in Zona Bianca, l'isola è stata infatti solo sfiorata finora dalle varianti del virus (segnalata solo quella inglese e non le più pericolose brasiliana e sudafricana), ma la ripresa degli spostamenti in vista dell'estate potrebbe creare nuovi problemi, specie dopo il disastroso precedente dello scorso anno.
L'ordinanza firmata dal presidente Solinas prevede diverse modalità per accedere in Sardegna se si viene da fuori, e sicuramente quello che è scritto nel testo può portare potenziali criticità, specie con l'aumento dei numeri, vediamole:
- si può entrare se vaccinati, quindi se si sono avute entrambe le dosi di uno dei vaccini autorizzati sul territorio italiano: un problema potrebbe essere accertarlo, visto che al momento a parte il Lazio (dove dovrebbero essere disponibili a breve) nelle altre parti del paese non esistono veri certificati vaccinale. Inoltre è stato accertato che anche chi è vaccinato può avere il virus, molto più probabilmente senza sintomi, quindi ancora più pericoloso per chi invece, come moltissimi sardi, vaccinato ancora non è.
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- si può scegliere di entrare con un tampone effettuato nelle 48 ore prima del viaggio, ma sappiamo ormai che il periodo di latenza del Coronavirus può essere ben più lungo, quindi c'è il rischio che il contagio sia visibile solo una vollta che il viaggiatore sia entrato in Sardegna; viene chiesto di sottoporsi ad altro test entro pochi giorni, ma chi controlla che venga fatto? stesso problema per chi sceglie di non fare il test allo scalo ma dovrebbe farlo per conto proprio entro 48 ore: chi controllerà che ciò avvenga, specie quando i numeri si moltiplicheranno in vista della stagione estiva?
- ancora meno certo appare il destino di chi - volendo - può scegliere di non sottoporsi ad alcun test e di rispettare una quarantena di dieci giorni nell'isola: veramente si può credere che chi viene in Sardegna in vacanza, ma anche per altre attività, possa restare chiuso in casa (o albergo o altra struttura) per dieci giorni senza uscire? sembra molto improbabile, anche qui servirebbero rigidi controlli che si complicano con l'aumentare delle persone.
Non si tratta di numeri da poco, visto che nella prima mattinata di arrivi all'aeroporto di Elmas "solo" il 60% dei passeggeri (che sono stati 300) si sono sottoposti al test rapido, il che significa che in mezza giornata abbiamo già 120 persone da controllare. Anzi 300 considerando che anche i 180 che hanno fatto il test rapido dovrebbero ripeterlo (a spese loro) tra cinque giorni.
Foto | Pietro Zanarini su Flickr