Accordo sul progetto Neptune2 tra Cagliari e Quartu
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Il litorale sul Golfo degli Angeli avrà una gestione coordinata dai Comuni insieme all’Università
Due comuni che condividono l’affaccio sul Golfo degli Angeli, Cagliari e Quartu Sant’Elena, da oggi saranno uniti nella gestione, il monitoraggio e la salvaguardia delle spiagge considerando il litorale che li accomuna come un bene di interesse diffuso e omogeneo, secondo quanto dichiarato dal sindaco Massimo Zedda.
Azioni coordinate dunque per proteggere il bene comune della spiaggia e del mare, attuate insieme all’Università di Cagliari che si pone come referente scientifico del progetto Neptune2 e che insieme ai due Comuni ha sottoscritto il protocollo di salvaguardia. Come rimarcato dall’assessora alla Pianificazione strategica e territoriale, Francesca Ghirra, il documento firmato a Palazzo Bacaredda inaugura un modello di collaborazione “che supera i confini amministrativi fra i Comuni per affrontare le politiche del mare con una visione strategica e complessiva con evidenti vantaggi per l’intera costa”.
LEGGI ANCHE| Erosione delle spiagge: l'aumento di CO2 acidifica il mare
Il progetto è un altro tassello che si aggiunge ai già numerosi interventi a tutela del mare, come evidenziato dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda: il Pul (Piano di utilizzo dei litorali) e i recenti lavori di riqualificazione del Lungomare che hanno previsto un investimento di 13,5 milioni di euro e la realizzazione di pedane di accesso ed eco-filtri per proteggere l’arenile. “Il protocollo – ha aggiunto Zedda - rappresenta un utile e ulteriore importante strumento per la valorizzazione la gestione unitaria dei problemi relativi alla fascia costiera quali sono l’erosione, la tutela della biodiversità e lo sviluppo delle attività legate al mare”, ha aggiunto il sindaco Massimo Zedda.
Da un punto di vista pratico, grazie all’adozione del progetto Neptune2 in collaborazione con il polo universitario cagliaritano, il MedCoastLab dell’Università di Cagliari fornirà regolarmente dati scientifici (ondametrici, idrodinamici, sedimentologici e geomorfologici), provenienti dalle centraline di monitoraggio, ai comuni di Cagliari e Quartu Sant’Elena e diventerà anche sede della banca dati dei sedimenti delle spiagge dei due Comuni della Sardegna meridionale.
Il professor Sandro De Muro, coordinatore del progetto di ricerca internazionale, ha spiegato che Neptune2 “contribuirà alla valorizzazione naturalistico-ambientale e alla completa fruizione turistico-didattica del Poetto e più in generale del compendio ambientale marino costiero e delle aree fronte mare”. Le sue attività saranno fondamentali per migliorare la gestione delle zone dunali e controllare l’evoluzione della dinamica dei fondali della spiaggia sottomarina, con l’obiettivo di preservare e conservare il sistema litorale nella sua interezza, individuando e attuando anche buone pratiche di gestione.
Foto: Flickr | Alessandra Argiolas (© BY-NC-ND 3.0 IT)