Poligono Teulada: ora si indaga per omicidio
- Scritto da Effe_Pi
Ancora riservati i documenti Nato sulle esercitazioni nella zona, le rassicurazioni del Ministro Mauro.
Continuano le inchieste sui danni provocati alla salute dei cittadini sardi dalle strutture militari presenti sul territorio dell'isola: ora è la volta del poligono di Capo Teulada, sul quale la Procura di Cagliari ha aperto un'indagine per omicidio colposo. Si cerca di fare chiarezza sulle eventuali malattie provocate dalle esercitazioni militari che regolarmente si svolgono nella base, di cui anche di recente il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha ribadito il ruolo strategico e il fatto che dia, unica in Italia, la possibilità di "effettuare attività congiunte di Marina, Esercito e Aeronautica". L'inchiesta scaturisce dalla vicenda del caporalmaggiore Manolo Pinna, morto nel 2009, a 29 anni, per un tumore al cervello.
Dopo il decesso del militare, che aveva prestato servizio a Teulada dal 2001 al 2002, era stato presentato un esposto in procura. Di recente nel fascicolo sono confluiti gli esposti presentati da diversi abitanti della zona e familiari di militari, che hanno dato ulteriore impulso alle indagini. La delicatezza dell'inchiesta è testimoniata dalla riposta che ieri il ministero della Difesa ha dato all'interrogazione presentata a luglio dal deputato Michele Piras di Sel. Il parlamentare chiedeva conto di uno studio effettuato nel 2007 dal Nurc (Nato Undersea Research Center) della Spezia, dopo aver scandagliato i fondali del tratto di mare a est della struttura militare. Con risposta scritta, il ministero ha precisato che non è possibile rendere pubblico lo studio a causa dell'inchiesta, ma ha rassicurato sull'assenza di ordigni bellici.
Si legge nella risposta: "Quanto, poi, all'opportunità di rendere noti i contenuti della relazione elaborata dal Nurc, ad oggi non è possibile accogliere tale richiesta, in quanto la situazione ambientale dei fondali dell'area di mare prospiciente il poligono è oggetto di procedimento penale n. 4804/2012 della Procura della Repubblica presso il tribunale di Cagliari, nell'ambito del quale è stato notificato al competente Comando Militare Autonomo della Sardegna (Comiles) un decreto di esibizione di documentazione originale (articolo 256 del codice di procedura penale). E' il caso di sottolineare, inoltre, che il documento, originato da una Autorità internazionale, è di carattere 'Riservato' e pertanto, in ottemperanza alla normativa vigente, gli atti in originale potranno essere consegnati all'Autorità giudiziaria procedente solo dopo aver acquisito il nulla osta da parte dei competenti organi della Nato. In particolare, dall'attività espletata dal Nurc è emerso che nell'area denominata 'verde' tutti gli oggetti individuati non sono stati associati ad ordigni bellici, mentre nell'area denominata 'rossa' non è stato possibile - come già detto - effettuare rilevamenti similari a causa della presenza di bassi fondali e rocce sporgenti".