In Sardegna è boom per le aziende innovative
- Scritto da Effe_Pi
Secondo i dati di Confartigianato nell’isola ne sono nate 747 negli ultimi quattro anni, il 5% del totale e 160 di queste fanno parte della sezione speciale Startup del registro delle imprese.
In 4 anni sono state ben 747 le idee innovative sarde che si sono trasformate in imprese e 160 di queste sono “Startup innovative”. Nell’isola, infatti, il 5% delle nuove “vere” aziende è nato per sfruttare una “idea innovativa”: dal 2013 alla fine del 2016, ben 747 nuove imprese sarde, sulle 14mila 940 create ex novo (non associabili ad altre già esistenti, trasformate o cessate), sono nate con questo scopo. Di queste, 160 sono iscritte al Registro Speciale come “Startup innovative”, ovvero società di capitali costituite per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, status che consente, per un massimo di 5 anni dal momento della costituzione, di beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. Infatti, da fine 2012 è stata aperta una sezione speciale del Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio riservata a questa tipologia di attività.
LEGGI ANCHE | Startup: Veranu approda alla finale europea
Sono dati contenuti del dossier “Le tendenze dell’innovazione delle piccole imprese in Sardegna”, realizzato dall’Osservatorio MPMI Confartigianato Sardegna su dati 2013-2016 UnionCamere-Infocamere Istat e Ministero del Lavoro. La ricerca evidenzia anche come la nostra regione sia al secondo posto in Italia, tra le regioni con la più alta propensione per la creazione di “nuove imprese finalizzate allo sfruttamento di una idea innovativa”, al primo posto il Trentino con il 5,3%. Interessanti anche i dati sull’ innovazione nelle aziende. Infatti, tra il 2012 e 2014, il 39,6% delle imprese sarde con più di 10 dipendenti, ha introdotto innovazioni di prodotto, di processi produttivi di gestione organizzativa o di marketing, dato che pone la Sardegna al 14esimo posto nazionale contro il 25,9% Nazionale e il
primo posto del Veneto con il 53,7%. Tra queste aziende, la media nazionale del valore della spesa
finalizzata all’innovazione, è stata di 6mila 600 euro per addetto.
E per gli imprenditori artigiani che investono sull’innovazione digitale sono in arrivo cospicui finanziamenti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Questo ha infatti, ha prorogato al 4 maggio il termine per presentare le domande per accedere al bando che finanzia aggregazioni tra imprese che puntano su manifattura sostenibile e artigianato digitale. Potranno essere finanziate le reti e i consorzi di imprese composti da più di 5 aziende, con almeno il 50% di piccole imprese artigiane, finalizzati a creare centri per l’artigianato digitale, incubatori per lo sviluppo dell’innovazione imprenditoriale e spazi per la modellazione e la stampa 3d. L’agevolazione va dai 100mila agli 800mila euro e copre fino al 70% dell’importo totale. Per Confartigianato Sardegna, interventi economici sulla Manifattura 4.0 possono consentire alle piccole aziende di far parte quell’economia del “su misura” che caratterizza le nuove produzioni manifatturiere dell’era digitale in cui c’è sempre maggiore attenzione alle esigenze del cliente e in cui è possibile, a costi molto contenuti, realizzare piccolissime quantità di prodotti il più possibile personalizzati.
Foto | Dennis Skley su Flickr