Povertà: Cgil approva le misure sul reddito minimo
- Scritto da Effe_Pi
Positiva per il sindacato la nuova delibera di giunta che punta all’attuazione del Reis in Sardegna, critico invece il portavoce dell’Alleanza contro le povertà.
La lotta alla povertà in Sardegna si è da tempo dotata di un nuovo strumento, il Reis (Reddito di inclusione sociale), che però ancora deve giungere a piena attuazione, anche se secondo uno dei suoi principali sostenitori, la Cgil, la recente delibera della giunta Pigliaru è un passo in avanti. Secondo il sindacato il nuovo documento della regione è “utile a spendere finalmente le risorse stanziate a favore dei più deboli e a non lasciarle inutilizzate”. Cgil ricorda le sue critiche dopo le linee guida uscite a dicembre, legate “alla necessità di raccordarsi con gli strumenti nazionali, (Sia e Rei)” alle difficoltà amministrative degli enti locali e “all’assenza di norme per regolare la fase transitoria tra il vecchio e il nuovo sistema”.
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Nonostante sia mancato, secondo l’organizzazione guidata da Michele Carrus, un confronto preliminare, sono stati accolti “gran parte dei rilievi che avremmo portato al confronto con l’assessorato” e le modifiche soddisfano “il bisogno di raccordo tra il vecchio e il nuovo sistema”, mentre positivo è “l’ampliamento della platea dei beneficiari, che rappresenta uno sforzo e un impegno notevoli anche per l’impiego di risorse da parte della Regione, con l’innalzamento delle soglie di reddito familiare e con l’individuazione e recupero di quelle aree di disagio sociale che rischiavano di restare escluse da ogni sostegno”.
Gli enti locali potranno poi utilizzare i residui dei vecchi strumenti 2015, le somme non spese del 2016, con la previsione per il 2017, e poi a regime assegnare le risorse sulla base di un fabbisogno accertato a livello locale, in ambito comunale e territoriale.
Critiche invece sul fatto che non si sia ancora provveduto a costituire l’Osservatorio regionale delle povertà previsto dalla legge 23, visto che servono strumenti “di monitoraggio, analisi dei problemi e condivisione, per introdurre eventuali correttivi necessari anche in corso di attuazione”. Molto più duro il portavoce dell’Alleanza contro le povertà, Fabio Meloni, che ha fatto appello al presidente della regione perché “ritiri la delibera adottata il 28 marzo e si faccia promotore della riapertura del confronto con il Tavolo dell’Alleanza nell’interesse dei poveri della Sardegna”. Secondo Meloni la dichiarazione sarebbe stata sottoscritta anche dal segretario della Cgil Michele Carrus, ma è lo stesso sindacato a prendere le distanze dal suo comunicato, inviato “senza la nostra condivisone a firma del portavoce dell’Alleanza contro le povertà”.
Foto | Adam Axon su Flickr