Rete ciclabile sarda, stanziati i primi 15 milioni
- Scritto da Maris Matteucci
Ecco i primi 15 milioni di euro da investire per la realizzazione della rete ciclabile in Sardegna: progetto ambizioso e necessario per un mondo più sostenibile
La rete ciclabile della Sardegna sta cominciando a prendere forma. Un anno e mezzo è passato da quando è stato avviato il percorso di progettazione dal basso e adesso la Giunta, che ha approvato il progetto, ha stanziato i primi 15 milioni di euro. Un buon punto di partenza insomma per una idea ambiziosa che riguarderà l'intera Sardegna.
L'isola punta dunque sulla sostenibilità e la scelta risulta saggia quanto necessaria. L'Italia è decisamente indietro rispetto a tutto il nord Europa in questo settore ma tante sono le regioni che, negli ultimi tempi, stanno cercando di migliorarsi. La Sardegna è tra queste: la rete ciclabile coprirà più di 2mila chilometri e consentirà non solo una maggiore sostenibilità, ma anche una più marcata crescita economica delle zone interne. Un progetto sfaccettato che coinvolge moltissimi tra enti e associazioni.
Stando a una prima stima, alla prima parte del progetto hanno preso parte 65 associazioni, 209 enti locali, gli assessorati al Turismo, all'Agricoltura, all'Ambiente e agli Enti Locali, l'Enas e l'agenzia Forestas. Ovviamente soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, l'assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, che ha parlato del più grande progetto di infrastrutturazione turistica che la Sardegna abbia mai visto: "Con la rete ciclabile della Sardegna, oltre 2000 chilometri di percorsi, possiamo costruire un prodotto legato a sostenibilità, crescita economica delle zone interne e a destagionalizzazione, realmente complementare al 'marino balneare'. La domanda esiste e risponde alle esigenze di un mercato sempre più competitivo. Perciò è fondamentale connettere le piste a porti e aeroporti, alle grandi città e alle altre modalità di trasporto. Il progetto di ciclovie promosso dalla Regione si lega perfettamente ai grandi eventi, come la partenza del Giro d'Italia, nell'ottica di costruzione di un'offerta concreta e fruibile per dodici mesi all'anno".
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