Chiusura motorizzazione: Nuoro si mobilita
- Scritto da Effe_Pi
Il capoluogo si ribella contro lo smantellamento dell'importante presidio pubblico, che segue quelli di altri servizi di questo genere.
I tagli alla pubblica amministrazione sulla carta sono approvati da quasi tutti, esclusi forse i dipendenti pubblici, almeno fino a quando non toccano noi e il nostro territorio. Quando questo succede, le persone si mobilitano, come sta succedendo a Nuoro per la paventata ipotesi di chiusura della Motorizzazione civile del capoluogo. I sindaci e il presidente della Provincia di Nuoro e dell'Ogliastra esprimono ''forte preoccupazione per la situazione di grave disagio'' dell'Ufficio della Motorizzazione Civile, al centro di un processo di forte ridimensionamento che ''appare come il preludio di una sua chiusura definitiva''. Le diverse segnalazioni di amministratori e sindacati, compresa la lettera inviata al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nell'aprile scorso ''rimasta inascoltata, non hanno sortito alcun intervento da parte del Governo''.
Sarebbe già stato sospeso il turno degli esami presso le sedi private e annullate le sedute di guida già programmate a Nuoro e nelle sedi esterne a partire dal primo luglio, a seguito del periodo di assenza per malattia degli unici due esaminatori abilitati all'effettuazione degli esami. Siamo di fronte, dicono sindaci e provincia, all'ennesimo “taglio di un servizio importante per tutto il territorio, che segue quelli già effettuati in altri importante settori pubblici''. Gli amministratori non accettano di vedere i cittadini ''privati di servizi essenziali che, tra l'altro, caratterizzano fortemente la nostra economia. È chiaro quindi che i disagi di oggi vengono da una progressiva volontà di smantellare i presidi pubblici che, negli anni, hanno garantito occupazione al territorio: l'organico complessivo della motorizzazione di Nuoro è passato dalle 26 unità del 2006 alle 9 attuali''.
Viene richiesto al Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi un incontro ''urgente utile a far chiarezza sulle reali intenzioni del Governo in merito al presente e al futuro della Motorizzazione Civile''. Alla protesta dei sindaci si aggiunge quella di Cna e Confartigianato. La Cna Fita Sardegna ''esprime forte preoccupazione rispetto alla ventilata soppressione della Motorizzazione civile di Nuoro e chiede ai vertici nazionali confederali un intervento diretto col Ministero dei Trasporti'