Gli incendi sardi spiegati ai bambini
- Scritto da Manuel Muscas
È difficile spiegare ad un bambino come nasca la piaga dei roghi che distruggono ogni anno larghe parti del territorio dell'isola e di altre regioni, ma è utile spiegare loro che su questo argomento non ci sono favole.
Come glielo spieghi un incendio a un bambino? Come puoi rispondere alle sue domande dirette ed essenziali?
Chi fa gli incendi non si brucia? Chi fa l'incendio non ama i colori dell'erba e delle piante? Chi fa l'incendio ama il fumo e non il vento?
Le risposte stentate potrebbero rimbalzare su diverse supposizioni, puoi parlare di come un uomo possa essere cattivo e non amare la sua terra, ma il bambino vuole risposte più concrete.
Potrei rispondere sviando il discorso sulla sofferenza degli animali, potrei spiegargli che Frank il cavallo, che dorme sempre in piedi e ha gli zoccoli tanto duri da non sentir subito il calore che proviene dalla terra, deve aver prestato le sue scarpe d'osso a "Bogino", quel signore che tutto ha bruciato.
Potrei rispondere che la formica Cisco, testa grande e occhi serrati, daltonica e con le zampe spesso davanti alle pupille, deve aver prestato gli occhi a "Bogino" quel signore che tutto ha bruciato.
Potrei rispondere che il canarino Popi, amante dei suoi colori e geloso delle sue piume al punto da esser invidioso di quelli dei fiori deve aver prestato la sua gelosia a "Bogino" quel signore che tutto ha bruciato.
Potrei rispondere in questo modo ma voglio che il bambino sappia che chi ha reso tutto nero è Bogino e nessuno gli ha prestato nulla.
Perché nel disastro dei roghi in Sardegna, come quelli che anche lo scorso fine settimana hanno distrutto centinaia di ettari di territorio, non c'è nessuna favola, nemmeno per i più piccoli, ed è tutto tremendamente serio e triste.