Sanità: la Sardegna anticipa i tagli di Renzi?
- Scritto da Effe_Pi
La giunta parla di riorganizzazione dei posti letto dell'isola, proprio mentre il governo ipotizza di tagliare la sanità per coprire la riforma fiscale sulla casa.
La sanità sembra essere diventata il nuovo capro espiatorio della politica italiana, dopo la scuole e la pubblica amministrazione in generale. Il governo guidato da Matteo Renzi vuole tagliare le tasse sulla casa, e per farlo ha bisogno di un “tesoretto” che in questo momento sembra poter arrivare solo da tagli ad ospedali, presidi medici e posti letto. E’ quindi iniziata la campagna pubblicitaria contro la sanità pubblica inefficiente e costosa, per preparare l’opinione pubblica alle “riforme” in cantiere. Oltre a tanti grandi media, a prestarsi al gioco spesso sono anche le istituzioni locali: in questo caso specifico, sembrano quantomeno curiosi il tempismo con cui, oggi, sono usciti i dati sui ricoveri “inappropriati” in Sardegna, provenienti dall’assessorato regionale alla sanità.
Secondo gli uffici regionali, lo scorso anno nell’isola ci sono stati circa 14mila ricoveri inappropriati, soprattutto nei reparti di medicina generale e chirurgia. La Sardegna avrebbe quindi il “primato italiano per il peggior utilizzo degli ospedali, dove vengono indirizzati pazienti che andrebbero seguiti diversamente e che restano in reparto per troppo tempo”. Da qui anche la “necessità di riorganizzare i 5.901 posti letto complessivi, che non verranno tagliati, ma solo rimodulati tra acuti (oggi 5.527) e post acuti (374)”. In base alla riorganizzazione della rete ospedaliera proposta ieri dalla Giunta regionale, i primi sono destinati a diminuire del 13,2%, mentre gli altri ad aumentare del 165% in modo da far rientrare le proporzioni nei parametri di riferimento nazionali.