Cemento, cade il vincolo dei 300 metri nelle zone umide sarde
- Scritto da Effe_Pi
Emendamento del centrodestra alla Legge Omnibus, si potrà costruire vicino alla battigia di stagni e laghi dell’isola.
Nelle zone umide della Sardegna cadono i vincoli di tutela, nella fascia dei 300 metri, che erano stati stabiliti a gennaio scorso, con l'approvazione del nuovo piano casa in Consiglio regionale, testo peraltro quasi interamente impugnato dal governo davanti alla Consulta. La norma, introdotta con un emendamento dell'opposizione passato a voto segreto, è stata cancellata la scorsa settimana con uno degli innumerevoli emendamenti presentati alla cosiddetta legge 'Omnibus'.
La proposta che ha fatto cadere il vincolo è stata presentata dai consiglieri della maggioranza di centrodestra, Giorgio Oppi (Udc), Franco Mula (Psd'Az), Francesco Mura (Fratelli d'Italia), Dario Giagoni (Lega), Michele Cossa (Riformatori sardi), Angelo Cocciu (Forza Italia) e Roberto Caredda (gruppo Misto).
Una volta che la 'Omnibus' sarà pubblicata sul Buras, sarà possibile effettuare di nuovo interventi edilizi, costruire o apportare modifiche agli immobili già esistenti pure nella fascia dei 300 metri dalla battigia di stagni e laghi. Resta in vigore il divieto di costruzione nelle zone libere da volumi che ricadano in aree con uso agricolo e quelle con insediamenti turistici.
Si potrà edificare, insomma, negli spazi con insediamenti storici, produttivi, con tessuti urbani consolidati, con espansione urbana e servizi generali se adiacenti ai centri abitati. Al terzo punto, aggiunto al comma 31, viene specificato che "sono in ogni caso fatti salvi i piani di risanamento urbanistico attuati nonché quelli già regolarmente approvati con convenzione efficace".
Foto | Gaspar Torriero su Flickr