Cosmetici e integratori dagli scarti di macerazione dell’uva sarda
- Scritto da Effe_Pi
Un progetto guidato da regione e Università di Cagliari che sfrutta le nanotecnologie per ottenere prodotti di alta qualità da ciò che resta dopo il lavoro nelle vigne e la vendemmia.
Recupero e riutilizzo degli scarti della macerazione delle uve per la produzione di prodotti cosmetici e nutrizionali nanoformulati. È l’obiettivo del progetto Bestmedgrape, finanziato nell'ambito del programma Eni Cbc Med, di cui la Regione Sardegna è Autorità di Gestione, per il periodo di programmazione 2014-2020. L'iniziativa vede coinvolti 5 Paesi del bacino Euro-Mediterraneo, è guidata dall'Università degli Studi di Cagliari è stata avviata a settembre 2019 e ha visto una successiva fase di sviluppo lo scorso autunno con i primi laboratori.
Il termine è previsto per la fine di agosto 2022, per un costo complessivo di 3,3 milioni di euro (2,6 dall'Ue e il restante 20% da Italia, Francia, Tunisia, Libano e Giordania). L'idea nasce dall'intuizione di voler utilizzare tutto ciò che si ottiene dalla raccolta dell'uva, ricca di polifenoli capaci di proteggere l'organismo dallo stress ossidativo grazie alle loro proprietà antitumorali, antinfiammatorie, antinfettive e antimicrobiche. Attraverso le nanotecnologie è infatti possibile estrarre le componenti funzionali e trasformarle in bio-attivi per realizzare integratori alimentari e cosmetici.
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In questo modo viene supportata la creazione di start-up che, collaborando con le aziende vitivinicole, ne salvano gli scarti, ripulendo nel contempo i terreni da sostanze potenzialmente nocive per i nuovi raccolti. Gli scarti o vinacce (gambi, bucce e semi d'uva) vengono selezionati e coltivati nella Banca del Germoplasma dell'Università di Cagliari, dove parallelamente le piante vengono allevate per verificarne la vitalità e la resistenza agli stress ambientali. Il trasferimento delle competenze tecnologiche per l'estrazione dei fitocompressi dalle vinacce avviene grazie ai "living labs", che in Sardegna vengono organizzati dal Centro Servizi di Ateneo per l'innovazione e l'imprenditorialità dell'Università di Cagliari, e dal CNR a Sassari. I partner finora coinvolti in Sardegna sono le Cantine Argiolas, la Icnoderm e l'Istituto tecnico Ottone Baccaredda di Cagliari.
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