In Sardegna ora è boom di ricoveri e caos tamponi
- Scritto da Effe_Pi
Nonostante le rassicurazioni di istituzioni e media ufficiali in un giorno 17 ospedalizzati in più e anche chi ha sintomi influenzali ha grandi difficoltà per fare un test, specie nelle zone periferiche dell’isola.
E’ ormai ai limiti dell’impossibile fare o acquistare test rapidi in molte zone della Sardegna, mentre nonostante le rassicurazioni delle istituzioni e di molti media locali la situazione si fa difficile negli ospedali, con un evidente balzo in avanti dei ricoveri. Solo ieri, infatti, i nuovi accessi ai nosocomi dell’isola sono stati in area medica 17 in più del giorno precedente, per un totale di 159; 2 persone in più anche in terapia intensiva. Nonostante la situazione non sia ancora considerata di vero allarme, l’impennata con relativa pressione sugli ospedali sembra evidente e da questo punto di vista vanno attesi con una certa apprensione i dati dei prossimi giorni.
Una situazione che peraltro, nonostante l’aumento dei casi in generale, che ieri sono stati “solo” 675 ma su una base di 3047 tamponi, con percentuale di positività vicina al 25%, potrebbe anche essere sottovalutata, viste le difficoltà di accesso anche ai test rapidi. Gli stessi antigenici che fino a poche settimane fa si trovavano con facilità a pacchi in supermercati e farmacie, sono infatti diventati improvvisamente introvabili, e chi fa le code per i test ormai è quasi un privilegiato, specie se vive lontano dai principali centri. Abbiamo verificato con la nostra redazione la situazione ad Oristano e centri limitrofi, contattando per un test antigenico da fare necessariamente in giornata tutte le farmacie abilitate del capoluogo di provincia e dintorni.
La metà non hanno proprio risposto al telefono, nonostante molteplici tentativi, mentre le altre hanno subito dichiarato che non c’era possibilità di fare il test in giornata e tantomeno di acquistare un kit per l’autotest. Una situazione che impedisce a chi ha avuto un contatto a rischio o ha sintomi influenzali di verificare in tempi brevi la propria situazione riguardo la positività al virus, esponendo l’intera comunità al rischio di un maggior numero di casi gravi o comunque di persone che continuano ad uscire e frequentare luoghi pubblici senza aver potuto – nonostante volessero – effettuare anche semplicemente un test antigenico, di quelli che in altri paesi (Inghilterra ma non solo) arrivano comodamente a casa gratuiti e in gran numero.
Foto | marfis75 on Flickr