La tribù degli In piedi invade anche il Sinis
- Scritto da Manuel Muscas
Ormai sempre più diffusa, anche sulle nostre spiagge di quarzo, una categoria di bagnanti che non si bagna e contempla il sole tutto il giorno come fosse un flash per i selfie.
E' un fenomeno ormai diffuso anche nelle spiagge dell'oristanese: è la tribù degli "in piedi", che sta piano piano conquistando le bianche spiagge di quarzo del Sinis come quella di Is Arutas.
Questo articolo potrà apparire discutibile o incomprensibile a diverse categorie, dai radical chic agli spettatori di "Amici", che la considereranno probabilmente una critica superficiale a un aspetto sociologico di poco rilevante diffusione. Ma non è così, cari intellettualoidi e appassionati di Tv generalista: se dite questo, forse voi non siete mai stati a Is Arutas dal mese di giugno al mese di settembre.
Gli "in piedi" si muovono in branco, hanno slip bianchi e ombelichi grandi come noci, sono dotati di pettorali convessi che si muovono di vita propria; ho visto un giorno il pettorale destro di un "in piedi" litigare con quello sinistro dello stesso, creando un incidente diplomatico; abbiamo dovuto chiamare un bagnino per risolvere la diatriba.
Gli "in piedi"non mangiano, fanno infiltrazioni di crema solare tutto il giorno e ne sono ghiotti, riescono a restare in posizione eretta per sei, sette ore consecutive; si bagnano gli stinchi ma non vanno mai oltre il ginocchio, e osservano l'orizzonte in posizione "selfie" convinti che il sole sia un enorme flash.
Gli "in piedi" si stanno appropriando pian piano della spiaggia; "mandiamoli a casa loro", ci verrebbe da dire, rubando una gloriosa citazione al Leader padano.
Liberiamo le spiagge sarde dagli "in piedi".
Foto: Pixabay | CC0 Public Domain