Torre Grande: area industriale diventa turistica
- Scritto da Effe_Pi
Approvata in comune la riqualificazione che porterà a complesso con due alberghi, villaggi e campo da golf.
La zona industriale di Torre Grande potrebbe diventare a breve un complesso turistico per valorizzare la costa intorno Oristano. Un progetto di cui si parla da decenni, ma che finalmente può partire concretamente, dopo che il Consiglio comunale oristanese ha votato all'unanimità il piano integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale dell'area dell'IVI petrolifera, approvando contestualmente anche la variante urbanistica al PUC (Piano urbanistico comunale). Previste la delocalizzazione delle attività industriali con trasferimento nell’agglomerato industriale (già attuato), la bonifica e il risanamento della pineta e degli arenili (in corso di attuazione) e la realizzazione di un complesso turistico da 700/800 posti letto con strutture che secondo il Comune avranno "supporto di elevato standard qualitativo, servizi sportivi e per il tempo libero, la riqualificazione e potenziamento dei servizi tecnologici per la valorizzazione della fascia costiera”.
Il progetto riguarda un’area di 134 mila 500 metri quadrati e una volumetria complessiva di circa 93 mila metri cubi con la realizzazione di due alberghi (64 mila metri cubi), un villaggio con 50 alloggi da 350 posti letto destinati al turismo e 27 residenze turistico residenziali, un campo da golf a 18 buche su una superficie di 10 ettari, parcheggi sotterranei a impatto zero e la gestione di circa 40 ettari di pinete. Accusato da più parti di cronica lentezza, il sindaco Guido Tendas ha difeso l’importanza del confronto democratico: “Io ha avuto la fortuna di appartenere a questo mondo della sinistra dove si bisticcia tante volte per approfondire una virgola, se metterla prima o dopo, un trattino o se mettere invece la sbarretta. Noi siamo questo mondo, il mondo che discute sulle cose. Ma dopo tante discussioni riusciamo a trovare la sintesi e queste discussioni per uno che si è formato sui testi di filosofia non sono mai qualcosa che ci fa perdere qualcosa. Sono qualcosa che arricchiscono, che fanno migliorare anche in questo caso. Il dibattito che c’è stato all’interno del PD e all’interno dei gruppi di maggioranza non ha però rallentato di un solo giorno questa delibera”.
L'unanimità raggiunta in Consiglio e l'apprezzamento dell'opposizione fanno ben sperare per arrivare al risultato finale, anche se non mancano critiche come quella di Maria Lucia Mocci del Pd che dice di aver provato nel leggere il progetto di bonifica dell'area di Ivi petrolifera "una grande rabbia nel capire che quello che dovrebbe essere un obbligo per chi ha violentato per anni un territorio in realtà è una concessione in cambio della possibilità di poter trarre ancora profitto da quel luogo. Una grande rabbia nel rendermi conto che salvaguardare la pineta significa consentire che venga recintata e sfruttata come campo da gioco. Un grande senso di frustrazione nel vedere un progetto alberghiero che avalla una visione del mondo in cui c’è chi continua a colonizzare. C’è un prezzo molto alto da pagare per gli idealisti come me che non condividono e non credono che questa strada sia quella vincente. Ma mi auguro che il divenire mi smentisca e ci sia quello che tutti speriamo: bonifica ambientale, lavoro e ricadute economiche”.