Influenza: in Sardegna 3 morti e casi gravi
- Scritto da Anna Maria Cantarella
Il virus stagionale sta mettendo alla prova gli italiani e in Sardegna si sono già registrati 6 casi gravi e 3 decessi
L’influenza stagionale sta mietendo le sue vittime in tutta l’Italia. L’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che in tutta Italia dall'inizio della sorveglianza (settembre 2017) sono stati segnalati già 140 casi gravi di influenza confermata e 30 decessi. E in Sardegna le cose non vanno meglio, se consideriamo che l’epidemia ha già causato 3 decessi e altre 6 persone ricoverate in gravi condizioni in ospedale. Sono uomini il 60% dei soggetti colpiti con un’età media di 61 anni e l’81% di loro hanno già una condizione di rischio come il diabete, malattie cardiovascolari o respiratorie croniche. Tre casi gravi sono stati registrati in donne in stato di gravidanza e tutti gli ammalati sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva o sub-intensiva; 79 sono addirittura stati intubati.
L’Assessorato alla salute della Regione Sardegna comunica che si registra un’incidenza di 15,44 casi per mille abitanti, dei quali 30,26 assistiti sono bambini nella fascia di età tra 0 e 4 anni, 26,88 bambini e adolescenti tra 5 e 14 anni, 9,61 ragazzi e adulti tra i 15 e i 64 anni, infine 3,80 assistiti sono adulti oltre i 65 anni di età.
Come sottolineano il Ministero della Salute e la Regione Sardegna con l’Azienda sanitaria unica regionale, il vaccino antinfluenzale resta l’unico modo per proteggersi e per prevenire l’infezione, e spesso anche la malattia. Il vaccino è offerto gratuitamente alle fasce di popolazione a rischio come gli anziani, i soggetti immunodepressi o con particolari patologie pregresse, ma è disponibile anche per il resto della popolazione.
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Per ridurre la trasmissione del virus è inoltre indispensabile adottare delle pratiche di igiene e di controllo, prima di ammalarsi e quando si sospetta di essere ammalati o si è contratta l’influenza. Le regole comprendono misure di protezione come lavarsi le mani, coprire bocca e naso con le mani quando si tossisce o si starnutisce, isolamento volontario a casa dalle persone che hanno malattie respiratorie febbrili, uso delle mascherine da parte di persone con sintomi di influenza che si trovano in ospedali o altri ambienti sanitari.
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