Troppa plastica nel Mar di Sardegna
- Scritto da Effe_Pi
Denuncia di Legambiente: è pari al 98,5% dei rifiuti del Tirreno centro-settentrionale.
Nelle acque del mare sardo ci sono troppe buste, teli e frammenti di plastica. Lo dice una ricerca condotta da Legambiente e Accademia del Leviatano in tutto il Tirreno, da cui risulta che la parte centro-settentrionale (che oltre all'isola include Corsica, Liguria e Toscana) presenta 5,1 rifiuti per ogni chilometro quadrato, con il più alto tasso di plastica tra le zone censite: il 98,5% del totale. Le due associazioni hanno hanno controllato 285 chilometri di costa, notando che a farla da padrone sono le buste, che rappresentano il 32% dei rifiuti totali, seguite dai teli di plastica, al 18%, e dai frammenti, che ammontano al 14%.
In generale, il 95% dei macro rifiuti galleggianti nel mar Tirreno è costituito da plastica, il 41% di questi consiste in buste e frammenti plastici, e la maggiore densità superficiale di questi detriti è stata rinvenuta nella parte centro meridionale del mare. Questi, in sintesi, i risultati del monitoraggio eseguito da Goletta Verde e Accademia del Leviatano nei mesi scorsi, secondo il protocollo scientifico elaborato dal Dipartimento Difesa della natura di Ispra e dal Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa.
L'uso della plastica e dei suoi derivati è cresciuto notevolmente negli ultimi 40 anni, trend che si riflette sulla composizione del rifiuto marino. Anche per il programma dell'ambiente delle Nazioni Unite, l'Unep, la plastica rappresenta la frazione merceologica preponderante dei rifiuti rinvenuti in mare (dal 60 all'80% del totale, con punte del 90-95% in alcune regioni). Se è vero che la Sardegna ha un mare ancora pulito rispetto alla gran parte delle altre coste italiane (e non) è però altrettanto vero che segnali come questi, o come l'incidenza delle armi sui problemi del mare, non vanno sottovalutati e va messa sempre una maggiore attenzione per evitare l'eccessiva pressione del Marine Litter sulle nostre coste.