ELEONORA: NO TRIVELLE CONTRO IL PD
- Scritto da Effe_Pi
I democratici ritirano mozione contestata sulle politiche energetiche sarde.
Tutti contro il Partito Democratico sul Progetto Eleonora, e alla fine il principale gruppo di opposizione in regione fa dietro front. Ci sono voluti un durissimo comunicato del Comitato No Eleonora e le prese di posizione dei potenziali alleati di Sel e Sardigna Libera, per far ritirare al Pd la mozione sulle politiche energetiche che si doveva discutere ieri pomeriggio in consiglio regionale.
Un documento che chiedeva anzitutto un’assunzione di responsabilità su queste tematiche alla giunta regionale, e in particolare al presidente, Ugo Cappellacci, ma che parlando esplicitamente di uso del metano è stata da più parti interpretata come un sostanziale via libera al progetto della Saras per l’estrazione del gas nella zona di Arborea. Sicuramente la vede così il Comitato No Eleonora, secondo cui il voto alla mozione non sarebbe stato “di indirizzo sulla politica energetica sarda”, ma a favore “della distruzione della principale economia agricola del nostro territorio, a favore di una speculazione che non garantisce alcun ritorno economico e occupazionale sul territorio sardo”. Non un voto sulla metanizzazione dell'isola, quindi, ma per “far respirare composti organici volatili e altri inquinanti atmosferici ai bambini che abitano dove la Saras vuole inserire il pozzo, contro il parere espresso da decine di consigli comunali, unioni dei comuni, consigli provinciali e di migliaia di sardi”.
Altrettanto dura Sinistra ecologia libertà, che del Pd dovrebbe essere alleata alle prossime regionali: dopo aver espresso contrarietà alla mozione, i consiglieri Daniele Cocco, Carlo Sechi e Giorgio Cugusi bollano come “inutile e dannoso” il progetto Saras, ricordando che i territori sardi “sono spesso il residuo di un’industrializzazione che ha distrutto, nei suoi processi di omologazione e standardizzazione, le culture locali, le identità, i saperi contestuali e ha prodotto degrado ambientale, ‘povertà da sviluppo’ e miseria diffusa. Ciò non è casuale o accidentale: è un prerequisito insito in quel modello di crescita economica”. Per il momento, visto il ritiro della mozione, sembra quindi sventata la possibilità di una “marcia su Cagliari” coi trattori che, come ricorda il Comitato il 30 maggio erano parcheggiati a centinaia “lungo le strade di Arborea, ma sono pronti a mettersi in moto verso Cagliari”.