Al via la trattativa sugli esuberi Meridiana
- Scritto da Effe_Pi
A Cagliari partito il primo incontro sulla mobilità per i dipendenti della compagnia aerea, contestato il presidente della Regione Pigliaru.
Inizia la trattativa sulla mobilità per i dipendenti Meridiana, tra tensioni e contestazioni alla regione. Ha preso il via stamattina a Cagliari, nella sede dell'assessorato regionale al Lavoro, il primo incontro programmato tra Meridiana e le sigle sindacali, mentre circa sessanta dipendenti sono in presidio per strada, di cui una trentina arrivati in pullman da Olbia. Al tavolo per l'azienda e' presente il direttore del personale Paolo Carcone e le sigle sindacali accreditate (Cgil, Cisl, Apm, Usb). Esclusi invece i rappresentanti dell'associazione Ali-Cassaintegrati Meridiana, non ammessa all'incontro di oggi con l'azienda, che si scagliano duramente contro il presidente della Regione, Francesco Pigliaru: "È latitante", sottolinea il portavoce Marco Bardini.
"Chiediamo che il presidente onori l'ordine del giorno con il quale il Consiglio regionale gli ha imposto di occuparsi personalmente della vertenza e di impegnare direttamente la presidenza del consiglio dei ministri". Questo incontro, a cui nei prossimi 75 giorni seguiranno altri, ha l'obiettivo di gestire i 1632 esuberi previsti nel piano industriale di Meridiana. I sindacati protestano sulla scelta della sede, chiesta da Meridiana, per lo svolgimento delle trattative. "La sede naturale deve essere Olbia, è in casa dell'azienda che bisogna portare avanti le trattative", ha sottolineato Sandro Spano, dell'Apm (Associazione piloti Meridiana). L'assessore ai Trasporti Massimo Deiana non partecipa all'incontro ma ha incontrato i dipendenti in presidio sotto la sede dell'assessorato, ricordando che è “un tavolo tecnico tra azienda e sindacati previsto dalla legge e che ha tempi stretti", ma di sicuro "la Regione non può scrivere il piano industriale di Meridiana".
Deiana è stato protagonista in questi giorni di un duro scontro con il deputato sardo di Sel, Michele Piras, accusato di dire “sciocchezze” per aver contestato la politica dei trasporti della Giunta. Piras aveva segnalato in particolare “l'atteggiamento debole fin qui tenuto dall'assessore regionale ai trasporti sul caso Meridiana; constatata la posizione sostanzialmente inerte tenuta di fronte ai tagli operati da Tirrenia alle tratte Cagliari-Civitavecchia e Arbatax; registrato che il treno superveloce che - stando a una poco ragionata campagna di annunci mediatici - avrebbe dovuto coprire la distanza Cagliari-Sassari in due ore è fermo da mesi ad arrugginire in stazione a causa della inadeguatezza della rete ferroviaria isolana; avendo assistito fin qui con preoccupazione alla gestione della questione Saremar”, il deputato aveva auspicato che “ci si adoperi con urgenza per elevare le competenze e l'azione politica della Giunta regionale in una materia cruciale come quella dei trasporti a un livello minimamente adeguato alla complessità dei problemi, ai bisogni ed agli interessi dei sardi, a una educata e corretta gestione dei rapporti politici ed istituzionali".