Autunno in Barbagia 2019 a Teti | 30 novembre e 1 dicembre
Teti, 30 novembre e 1 dicembre 2019
Centro storico
Ingresso libero
Risalgono al Neolitico medio (V millennio a.C.) le prime testimonianze della presenza umana nel territorio: in località Atzadalai, insieme ad asce in pietra e scarti di lavorazione dell’ossidiana, venne ritrovata la straordinaria statuetta chiamata “Venere dormiente”, una delle più antiche opere d’arte della Sardegna.
Nuraghi, villaggi e tombe dei giganti documentano l’epopea nuragica e l’elevato grado di abilità raggiunta. Tra l’VIII e il VII secolo a.C. venne fondato l’importante villaggio-santuario di Abini di cui si conserva una parte dell’abitato e il pozzo sacro racchiuso da un muro che circonda l’area dedicata ai rituali.
Aspre cime granitiche intervallate da dolci colline ricoperte da boschi secolari e ricche di fresche sorgenti caratterizzano il paesaggio di Teti, tipico centro della montagna sarda.
L’abitato si sviluppa a 714 metri di altitudine sul versante nord di Punta sa Marghine da cui, nelle belle giornate, si possono godere vedute mozzafiato.
Tra le località più suggestive vi è la vallata del fiume Taloro; lungo il suo corso, negli anni Sessanta del Novecento, furono realizzati degli sbarramenti per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica che diedero origine al lago Cuchinadorza.
A partire dall’Ottocento il paese di Teti divenne famoso per la scoperta di uno dei più importanti luoghi di culto degli antichi sardi: il santuario di Abini. Oltre ad un esteso villaggio nuragico è stata individuata un’area, dedicata ai rituali, racchiusa da una cinta muraria entro cui si trova un pozzo sacro; qui furono ritrovati numerosi bronzetti votivi che raffigurano diversi personaggi tra cui i fantastici guerrieri rappresentati con 4 braccia e 4 occhi.
Una delle abitazioni dell’età del Bronzo è stata fedelmente ricostruita nel Museo archeologico comprensoriale di Teti che espone i reperti provenienti dal territorio comunale e da altri paesi della Barbagia-Mandrolisai.
Il museo si trova nel centro storico a poca distanza dalla parrocchiale di Santa Maria della Neve. L’edificio religioso risale al XVII secolo e presenta una facciata di stile rinascimentale suddivisa in tre sezioni che corrispondono alle navate interne; a lato vi è il bel campanile a pianta quadrata.
Durante la manifestazione “Autunno in Barbagia” è possibile visitare interessanti mostre etnografiche allestite a Casa Satta e Casa Mereu, due antiche abitazioni tetiesi. Nella prima è stata realizzata una fedele ricostruzione degli ambienti tradizionali dei primi anni del Novecento, in cui sono esposti gli strumenti utilizzati nei lavori agricoli e pastorali, mentre nella seconda si possono ammirare i decori e gli arredi d’epoca caratteristici di una residenza signorile.
Programma di Autunno in Barbagia 2019 a Teti:
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