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Benne per escavatori: denti a capsula o a forcella? Caratteristiche e differenze

Una panoramica sulle diverse tecnologie per queste macchine da scavo, a seconda del tipo di superficie e altri dettagli.

Un escavatore ha il compito principale, proprio come suggerisce il nome, di scavare a fondo su vari tipi di terreno o per raggiungere elementi sotterranei. Ma è utile anche per creare una superficie più compatta o ripulire argini, rendere agibili ferrovie e strade. Un macchinario dalle molteplici applicazioni, dunque, che le aziende dedite a questi tipi di lavori trovano insostituibile. L'escavatore ha un corpo principale ed è dotato di un braccio meccanico che termina con una benna cui sono assicurati dei denti che affondano nel terreno e sono di varie tipologie. 

I denti per la benna: quale utilizzare.

I tipi di denti per benna si distinguono in quelli a capsula o a forcella. I primi sono quelli più adatti a superfici difficili, mentre quelli a forcella si adeguano a terreni medio-duri. A livello di montaggio, per quanto riguarda il modello a forcella, basta imbullonarli per avere una benna pronta allo scavo; al contrario, il fissaggio di tipo elicoidale dei denti a capsula prevede una maggior aderenza e resistenza in fase di affondo.

I denti a capsula per benna, inoltre, possono essere richiesti assieme all'elemento porta-capsula e sono di tipo "esco" o "CAT" per i caterpillar più potenti. A seconda dei brand, alcuni molto celebri per la loro qualità, possono essere adeguati per frantumare, affondare, livellare e ottimizzare tutta una serie di operazioni combinate. Il profilo più o meno appuntito (o persino a doppia punta) e un materiale robusto come l'acciaio possono fare la differenza su terreni duri o ghiaiosi, specie se si utilizzano macchinari di grandi dimensioni con potenza notevole.

I denti per benna si acquistano anche online su portali molto ben organizzati che forniscono foto e descrizioni, nonché tipologia di aggancio, misure e kit completi per avere parti di ricambio da tenere sempre di scorta onde non avere mai tempi morti. Nonostante tutte le accortezze, infatti, uno o più denti possono rompersi o scheggiarsi ed è sempre utile averne alcuni pronti per l'uso per non fermare il lavoro.

Gli usi dell'escavatore

Uno degli usi più frequenti per un escavatore è quello relativo ai fondali marini o fluviali: in tal senso, non solo il braccio dovrà essere adeguato a movimenti di tipo orizzontale, ma i denti della benna adattati a una superficie sabbiosa o ghiaiosa a seconda delle caratteristiche. A un maggior carico, e quindi a denti a capsula, si associano spesso macchinari massicci che si muovono non su gomma ma su cingoli, specialmente laddove il terreno sia sterrato o persino scosceso. Naturalmente, a un escavatore cingolato si associano movimenti più lenti e profondi e sono quindi quelli deputati a lavori ove la potenza si prediliga alla velocità di esecuzione.

Il braccio meccanico si manovra dalla cabina di pilotaggio, per mezzo di leve o pedali e solitamente è insonorizzata per limitare il più possibile l'inquinamento acustico. Argilla, ghiaia, rocce, asfalto e basalto possono rivelarsi molto diversi da trattare ed è per questo motivo che, se si sa già in anticipo che gli interventi saranno diversificati, può essere utile tenere di scorta diversi tipi di denti da benna al fine di sostituirli quando serve o si cambia terreno.

La stazza di un escavatore, quindi, è molto variabile e i modelli più piccoli vengono denominati proprio mini-escavatori. Adattare il tipo di denti per benna corretto è fondamentale per non compromettere la stabilità e le performances del mezzo, ottimizzando così il proprio lavoro e garantendosi risultati che durino nel tempo. I portali migliori ove acquistare le parti di ricambio hanno, in tal senso, anche un servizio clienti a supporto qualora nascano dubbi o perplessità su quali siano gli elementi migliori da prediligere per personalizzare il proprio escavatore.

Foto | Carlo Armanni su Flickr