Come viene garantita la sicurezza nelle reti industriali?
Le reti industriali odierne non sono più come una volta. Oggi possono contare su tecnologie altamente innovative, pensate per alleggerire il carico di lavoro umano, ridurre il rischio e ottimizzare il flusso di output.
Per fare tutto questo l’industria si serve delle reti di sistemi, cioè strutture connesse in cui operano macchinari, controlli remoti, display, schermi, terminali, stampanti, ventilatori ecc. Ogni dispositivo presente all’interno della rete industriale comunica con efficienza con gli altri grazie alla presenza di porte, connettori e traduttori come quelli in vendita su moxadistryshop.
Possiamo immaginare una rete industriale come una casa, un ambiente in cui, grazie al Wi-Fi, connettiamo il PC che, sempre grazie alla medesima rete, si connette alla stampante per produrre i documenti ricevuti via email o archiviati in un dispositivo remoto. Ecco: questa, in piccolo, è una rete in tutto e per tutto simile a una industriale. Grazie ad essa le industrie possono monitorare produzione e logistica, rendicontare l’intero flusso di attività e inquadrare, in modo istantaneo, la presenza di criticità.
Quali sono i rischi per le moderne reti industriali?
Per capire i rischi dell’utilizzo di reti connesse per la gestione di operazioni industriali complesse, occorre prima analizzarne i vantaggi. Un sito produttivo qualsiasi, che sia esso un piccolo produttore di alimenti o una grande industria farmaceutica, necessita di un controllo costante sull’andamento della produzione. La ragione è semplice: senza sapere quanta materia prima viene scartata per errore, quanti intoppi si verificano durante l’uso dei macchinari o quali ritardi hanno riguardato le spedizioni, è impossibile avere un’idea di come vanno gli affari.
Di conseguenza l’uso di strumenti che automatizzano, gestiscono e ottimizzano la produzione attraverso sistemi e reti connesse comporta la produzione di una grande mole di dati che, talvolta, possono diventare un’occasione ghiotta per qualunque malintenzionato. I dati che circolano all’interno di una rete industriale possono riguardare la ricetta “segreta” di un prodotto, gli standard di produttività, le chiavi d’accesso dei dipendenti e molto altro ancora.
È abbastanza ovvio, a questo punto, dove si può arrivare: il rischio di intromissioni esterne, manomissioni o furto di dati. Si tratta di un pericolo più reale di quanto si possa pensare proprio perché, per loro natura, tecnologie e rischi correlati tendono ad evolvere insieme. Ecco dunque spiegate le ragioni per cui, quando una rete industriale decide di dotarsi di sistemi evoluti e connessi (tipici dell’industria 4.0) deve anche necessariamente attrezzarsi di reti di difesa e barriere di protezione.
Come si concretizza tutto questo nella realtà?
Per garantire la sicurezza nelle reti industriali, è essenziale adottare una serie di strategie chiave. Una di queste consiste nella segmentazione della rete, cioè la suddivisione in segmenti isolati, tali da impedire la propagazione di eventuali minacce.
In ambiti come questi bisogna specificare che entrano in campo sofisticati sistemi di crittografia dei dati, capaci di proteggere le informazioni e di eseguire backup regolari: fondamentali per garantire la continuità operativa in caso di emergenza.
Con il controllo degli accessi, in aggiunta, si può limitare l’accesso ai dispositivi e ai dati sensibili solo al personale autorizzato, mentre attraverso il monitoraggio continuo dei sistemi di rilevamento delle intrusioni vengono individuati all’istante tutti i comportamenti anomali. Per finire, completano il quadro l’aggiornamento regolare dei dispositivi e dei software e la consapevolezza del personale circa le regole generali e interne di informatica.
Lunedì, 29 aprile 2024
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